Le Olimpiadi impigriscono chi le segue ma fanno la fortuna della grande distribuzione. Durante i giochi olimpici di Rio de Janeiro, infatti, le vendite sono aumentate in tutta Italia, segno evidente che molti se le sono godute in poltrona.

A livello nazionale la distribuzione moderna ha segnato un +6,03% di vendite nella settimana dall’8 al 14 agosto ed ha avuto proporzioni addirittura superiori a quelle delle più rosee aspettative. Grazie a questo deciso balzo la perdita che la stessa distribuzione moderna andava accumulando da inizio anno si è ridotta all’1,11% e le 2 macro-regioni del Nord-est e del Sud sono riuscite a scendere sotto la soglia del punto percentuale.

Le Olimpiadi hanno fatto vendere soprattutto in Centro Italia, dove dall’8 al 14 agosto si è registrato un +6,45%. Medaglia d’argento per l’incremento delle vendite al Sud: Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia nella prima delle 2 settimane olimpioniche. hanno messo a segno un progresso del 6,03%. Il Nord-ovest ha vinto il ‘derby’ col Nord-est: nei primi 7 giorni di Olimpiadi le vendite del a distribuzione moderna di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia hanno guadagnato il 5,89% contro il 5,70% registrato in Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

La distribuzione moderna resta comunque in calo da inizio anno: a livello nazionale si registra un arretramento dell’1,11% su base annua (che sarebbe molto peggiore se non vi fosse stato il benefico effetto delle Olimpiadi), a livello di macro-aree regionali va molto male nel Centro Italia (proprio dove maggiore è stato il beneficio di Rio 2016), registrando qui un calo dell’1,41% tendenziale, contro il -1,08% del Nord-ovest, il -0,94% di Sud e Isole e il -0,91% del Nord-est.