Le imprese tornano a crescere, nel commercio sempre più stranieri
Da una elaborazione dell'Adnkronos su dati Infocamere risulta che il saldo delle imprese in Italia è sempre più positivo: le imprese che aprono sono di mese in mese più di quelle che falliscono o ricorrono a procedure concorsuali.
Nei primi 4 mesi del 2017 sono nate 146mila imprese: 30mila ad aprile, 42mila a marzo, 39mila a febbraio, 35mila a gennaio) e la proiezione per l'intero anno, ipotizzando costante il risultato del primo quadrimestre anche nel secondo e nel terzo, arriva a 438mila nuove imprese. Nel 2016 le nuove aperture sono state 363mila e nel 2015 372mila.
Tra gennaio e marzo hanno scelto di chiudere 19mila imprese, il 5,1% in meno rispetto allo stesso periodo del 2016 e il livello più basso dal 2009, secondo quanto risulta al Cerved per il primo trimestre dell’anno in corso. Fallimenti e procedure concorsuali sono state 3.800 nei primi 4 mesi del 2017: 950 ad aprile, 1100 a marzo, 950 a febbraio, 800 a gennaio. Anche in questo caso la proiezione per l'anno intero, supponendo che il risultato del primo quadrimestre si mantenga identico anche nel secondo e nel terzo, indica un risultato migliore rispetto a quello dei 2 anni precedenti: fallimenti e procedure concorsuali calano a 11.400, rispetto alle 13mila del 2016 e alle 14mila del 2015.
Nel 2016 sono state avviate da stranieri oltre 7mila aziende, secondo quanto rileva l'Osservatorio di Confesercenti, portando il totale delle aziende gestite da stranieri in Italia a più di 160mila, il 18,5% del totale. L’imprenditoria straniera cresce sopratutto nel commercio ambulante, dove è ormai maggioritaria: ad agosto 2016 le attività guidate da stranieri erano 103mila, il 53,1% del totale ed il 4,9% in più rispetto allo scorso anno. Gli imprenditori stranieri sono particolarmente diffusi tra i banchi dedicati al commercio di tessile e moda (66%). A crescere più velocemente, però, sono le frutterie non italiane, in aumento dell’11,8% nell’ultimo anno. Si registrano aumenti consistenti anche per le imprese straniere attive nel commercio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (+11,2%), nei negozi di ferramenta e costruzioni (+6,4%), nelle macellerie (+6,8%) e nell’alimentare in generale (+6,3%). In diminuzione, invece, i negozi di articoli sportivi (-2,1%) e di giochi e giocattoli (-0,3%).
Gli addetti delle imprese non italiane crescono circa 7 volte di più (+8,7%) della media del settore (+1,7%). Nel complesso, secondo le stime dell’Osservatorio di Confesercenti, ad agosto 2016 il settore del commercio ha registrato oltre 1.752.488 addetti, circa 36mila in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.