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Giovedì, 25 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Le nuove imprese del 2017 sono più di quelle chiuse o a rischio fallimento

Imprenditoria italiana in ripresa e meno esposta al rischio di andare male, secondo un'elaborazione dell'Adnkronos su dati Infocamere. Nei primi 10 mesi del 2017 hanno aperto 308mila nuove imprese, sostanzialmente in linea con l'andamento del 2016. Nel dettaglio, le aperture sono state 31mila a ottobre, 23mila a settembre, 18mila ad agosto, 27mila a luglio, 28mila a giugno, 35mila a maggio, 30mila ad aprile, 42mila a marzo, 39mila a febbraio, 35mila a gennaio; la proiezione per l'intero anno è in linea con le 363mila del 2016 e le 372mila del 2015.

Da gennaio a ottobre si sono avute 9300 procedure concorsuali in meno rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, a conferma di una progressiva uscita dalla crisi per il tessuto produttivo italiano. Nel dettaglio, le procedure avviate sono state 1.100 a ottobre, 700 a settembre, 500 ad agosto, 1.150 a luglio, 1.000 a giugno, 1.050 a maggio, 950 ad aprile, 1.100 a marzo, 950 a febbraio, 800 a gennaio; considerando la media mensile, il dato di fine anno dovrebbe essere sensibilmente migliore rispetto alle 13mila del 2016 e alle 14mila del 2015.

Nei primi 9 mesi del 2017, le aperture sono state 37.897 più delle chiusure, contro le 41.597 dello stesso periodo del 2016. Per contro, il terzo trimestre dell’anno si segnala per un risultato migliore di quello dell’anno precedente, con un saldo di 17.999 imprese in più a fronte delle 16.197 di luglio-settembre 2016. Lo scorso anno si è chiuso con 41mila imprese in più rispetto al 2015 ed una crescita dello 0,7%. A determinare questo andamento, il più basso livello di iscrizioni alla Camera di commercio competente per territorio dell’ultimo decennio (363.488 in 12 mesi), compensato però dal rallentamento delle chiusure (322.134).
 

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