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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

L'industria torna a tirare ma l'inflazione prende la rincorsa

I prezzi tornano a salire, secondo le rilevazioni Istat relative all’inflazione, in parallelo con segnali di crescita economica del Paese, ma l’aumento dei prezzi avrà un peso per le famiglie, secondo l’Unione nazionale dei consumatori.

A giugno 2018 i prezzi sono stati più cari dell’1,3% rispetto a giugno 2017 e dello 0,2% rispetto al mese precedente. A crescere sono stati soprattutto i prezzi dei beni di uso quotidiano: il carrello della spesa ha registrato un aumento significativo del 2,2% su base annua (più nel dettaglio: i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano un calo dello 0,2% su base mensile e un aumento del 2,2% su base annua rispetto al +1,7% registrato a maggio; i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto salgono dello 0,2% su base mensile del 2,7% su base annua, accelerando rispetto al +2,0% su base annua del mese precedente). Sull’andamento complessivo dell’inflazione ha inciso molto anche il prezzo dei carburanti

La città dove l’inflazione è cresciuta di più è Bolzano (+2%), seguita da Bologna (+1,6%) e Milano (+1,4%). L’Unione nazionale dei consumatori stima maggiori costi per 432 euro per una coppia con 2 figli:194 euro per il carrello della spesa, ossia per gli acquisti quotidiani, 177 per il cibo, 223 per i trasporti. Dove la crescita dell’inflazione è stata maggiore, i rincari sono più aspri; 665 euro a Bolzano, 452 euro a Bologna, 413 euro a Milano.

Vivere costa di più, ma anche la produzione cresce: maggio è stato un ottimo mese per l’industria che ha visto crescere il fatturato dell'1,7% rispetto ad aprile e del 5% rispetto all'anno precedente e gli ordinativi aumentare in un solo mese del 3,6%.

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