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Martedì, 23 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Come compilare il modello RLI per le locazioni immobiliari

Il modello RLI deve essere compilato per consentire la registrazione di  un contratto di affitto immobiliare da parte dell’Agenzie delle Entrate, ecco come fare a compilare le sue parti. 

Il modello RLI è suddiviso in 5 quadri ciascuno dei quali contrassegnato da una lettera dell’alfabeta. Il quadro A riguarda i dati generali relativi al contratto; il B i soggetti del contratto, il C i dati degli immobili oggetto del contratto, il D il tipo di locazione e l’esercizio dell’opzione della cedolare secca (o la revoca di quest’ultima), l’E riguarda gli eventuali canoni differenti per una o più annualità.

Nel quadro A va indicata la motivazione per cui si presenta il modello, barrando la più pertinente tra le seguenti 3 voci: pagamento intera durata; eventi eccezionali; casi particolari. La voce pagamento intera durata si riferisce al pagamento dell’imposta di registro dovuta per i contratti di locazione di immobili urbani dio durata pluriennale (chi sceglie di versare in un’unica soluzione l’imposta di registro paga di meno e  maggiore è la durata del contratto maggiore sarà il risparmio). La casella eventi eccezionali va invece barrata in caso di richiesta di agevolazioni fiscali previste per legge (quali quelle per calamità naturali, ad esempio). La casella casi particolari raccoglie tutti gli altri casi che non rientrano nei primi 2 tipi ma per i quali è comunque richiesta la presentazione del modello RLI, come i contratti di locazione pluriennali che prevedono il pagamento di un canone diverso per uno o più anni, i contratti di sublocazione e i contratti con canoni differenti per uno o più anni ma per i quali si vuole versare l’imposta di registro per l’intera durata.

Il quadro A ha da quest’anno una nuova sezione, la sezione I, relativa alla registrazione del contratto di locazione. Nel caso si debba registrare il contratto, nel caso cioè si tratti di un contratto nuovo stipulato per la prima volta, occorre infatti riportare i dati generali del contratto ed i dati anagrafici della persona che richiede la registrazione; l’eventuale presenza di garanti (di cui devono essere forniti codice fiscale, garanzia fornita e suo importo). Nella sezione I del quadro A vanno indicate tutte le informazioni relative al contratto, come il numero di pagine che lo compongono e il numero di copie che sono state firmate, la durata, l’importo del canone, la data in cui è stato concluso il contratto, l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate scelta per la consegna della richiesta e il codice identificativo del contratto. L’indicazione del codice corretto del contratto è fondamentale, perché da questo dipende anche l’imposta di registro dovuta. Esistono 11 tipi di contratto diversi, a seconda del tipo di immobile ceduto (immobili a uso abitativo, terreni, fondi rustici, ecc.) e del tipo di accordo siglato tra le parti (locazione, locazione agevolata, affitto, ecc.). Ove si debbano fare operazioni che non riguardano la registrazione del contratto, come aderire o uscire dal regime della cedolare secca o comunicare i dati catastali di un immobile ceduto in affitto o locazione, si deve invece compilare la sezione II, che dev’essere compilata anche quando si paga l’imposta di registro per l’annualità successiva, in caso di proroga, cessione o risoluzione del contratto registrato o in caso di conguaglio dell’imposta. La sezione III va compilata con i i dati anagrafici e la firma della persona che richiede la registrazione del contratto o provvede agli adempimenti successivi. Le opzioni disponibili in questa parte del modello permettono di specificare a che titolo la persona presenta la richiesta: se è una delle parti del contratto, se è un intermediario, se è un rappresentante legale, se è titolare di una delega o se è una persona subentrata ad altri.

Il quadro B è diviso in 2 sezioni: per i dati del locatore e del conduttore rispettivamente. Per ciascuna sezione vanno indicati: il numero del locatore; il codice fiscale; il Comune di nascita (o lo Stato, se nati all’estero); l’indicazione se si è soggetti all’Iva oppure no; l’opzione se si è cedenti o cessionari del contratto di locazione o di affitto.

Il quadro C è interamente dedicato ai dati dell’immobile o degli immobili oggetto del contratto e in questa parte vanno quindi riportate le informazioni catastali relative all’immobile ceduto in locazione o in affitto. Oltre alla posizione geografica dell’immobile (Provincia, Comune e indirizzo), devono essere riportate le indicazioni della registrazione catastale (foglio, particella, subalterno), la categoria e la rendita catastale e il tipo di immobile (terreno o edificio, intero o parziale).

Il quadro D riguarda locazioni a uso abitativo per il quale il locatore può optare per la cedolare secca o rinunciarvi dopo averla scelta. Dopo aver indicato il numero d’ordine dell’immobile e del locatore e la percentuale di possesso, è sufficiente barrare la casella sì per esercitare l’opzione alla cedolare secca o la casella no per rifiutare l’opzione o per la sua revoca.

Il quadro E  riguarda la locazione che prevedano canoni differenti per una o più annualità indicando l’importo del canone per ogni annualità successiva alla prima.

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