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Sabato, 20 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Multe in aumento, ma prima di pagare 'occhio' alle sentenze della Cassazione

Siamo sempre più sottoposti a controlli, anche grazie alla tecnologia, e fioccano di conseguenza le multe. Ma l’aumento dei controlli non significa che la pubblica amministrazione abbia sempre ragione nel contestarci di non esserci comportati correttamente. In fondo, è la pubblica amministrazione che per prima deve comportarsi con correttezza nel controllare e contestare. Anche quando siamo al volante o lo abbiamo appena lasciato.

MULTE IN AUMENTO - Le multe sono aumentate del 6% nell’ultimo anno, ma all’aumento delle sanzioni si accompagna anche un aumento dei casi in cui esse sono illegittime e quindi non siamo tenuti a pagarle, previo ricorso e annullamento.

AUTOVELOX - Gli autovelox devono essere segnalati 400 metri prima con un cartello ben visibile, ha stabilito la Corte di Cassazione, interpretando in maniera molto larga invero i limiti fissati per legge: almeno 250 metri prima della postazione per superstrade e autostrade, 150 metri prima su strade urbane ed extraurbane e almeno a 80 metri prima su tutte le altre strade. Esiste anche un limite massimo: l’autovelox non può essere a oltre 4 chilometri di distanza dal relativo cartello segnaletico. Tutti gli autovelox fissi devono essere omologati dal Ministero dei Trasporti e tutte le apparecchiature devono essere gestite da organi che svolgono funzioni di polizia stradale. In caso contrario, ma tocca all’automobilista l’onere della prova, la multa non va pagata.

SEMAFORI - Le multe a chi non rispetta il semaforo sono le più difficili da contestare perché la Cassazione ha deciso che l’apparecchio che controlla il rispetto dei semafori, il photored, non deve essere segnalato da alcun cartello precedente. Le multe sono di conseguenza valide in ogni caso, con semaforo rosso e diventa improbabile vedersele annullare in caso di semaforo giallo.

POSTI DI BLOCCO - I controlli delle forze dell’ordine con posti di blocco non devo bloccare il traffico o renderlo più difficoltoso, sempre a detta della Corte di Cassazione, ma anche in questo caso la dimostrazione che l’agente con la paletta si era posizionato in un punto pericoloso non è facile e fornirne la dimostrazione è compito che spetta all’automobilista nonché dai cugini Tutor, Vergilius e dal nipote Photored.

STRISCE BLU - La multa per sosta non pagata è illegittima se il parcometro non va e si è tempestivamente segnalato il malfunzionamento del parcometro stesso, segnalando alla società che lo gestisce (i cui recapiti devono essere riportati sull’apparecchio) il numero seriale del dispositivo, il nome della via dove è ubicato e la targa del vostro veicolo. Le strisce blu devono essere vicine ad aree di sosta libera, a strisce bianche e posizionate in modo da non ostruire il traffico, inoltre devono essere ben visibili (di tanto in tanto vanno riverniciate). 

DIVIETO DI SOSTA - Nessuna multa per divieto di sosta è valida in assenza di segnaletica che la proibisca (e tanto meno è lecita la rimozione del veicolo) e qualsiasi multa, quale che ne sia il motivo, deve sempre riportare il giorno, il luogo, la località dell’infrazione, la targa e la norma violata dall’automobilista.

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