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Sabato, 20 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Aumentano gli acquisti immobiliari con la formula della nuda proprietà

Aumenta l’acquisto di nuda proprietà immobiliare per finalità abitative piuttosto che di investimento, secondo quanto rileva l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa per il 2017.

Il 27,3% degli acquisti di nuda proprietà ha riguardato l’abitazione principale, mentre nel 72,7% dei casi l’acquisto di nuda proprietà è stato fatto per investimento. Rispetto al 2016 gli acquisti per finalità di investimento sono calati di 6,3 punti percentuali.

Chi vende nuda proprietà è over 64 nel 73,8% dei casi, mentre chi compra ha un’età compresa tra 35 e 54 anni nel 56,9% dei casi. La maggior parte dei venditori (80,%) lo fa per reperire liquidità oppure per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età e a volte per sostenere i figli nell’acquisto della casa; nel 16,9% dei casi si cerca di migliorare la propria qualità abitativa. Gli acquirenti invece sono spesso genitori che acquistano per i figli.

L’immobile più venduto in nuda proprietà è il trilocale, con una quota del 37,7% sul totale delle compravendite di questo genere, seguito dai bilocali con una quota del 34,4%.

La nuda proprietà è oggetto di compravendita sopratutto nel Lazio e, a seguire, in Campania, Lombardia e Piemonte. immobiliare.it ha rilevato che l’offerta di immobili in nuda proprietà è cresciuta del 2,4%, rispetto al 2013, a Napoli (dove anche la domanda nello stesso lasso di tempo è aumentata dello 0,9%), del 5,6% a Torino e del 6,7% a Genova.

L’acquisto in nuda proprietà consente di risparmiare fino al 40% rispetto all’acquisto ordinario a Napoli e consente di ridurre l’esborso del 34% a Firenze, del 23% a Milano, del 19% a Roma e dell’11% a Torino (a livello di media nazionale, immobiliare.it calcola che si paghi il 22% in meno). 

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