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Venerdì, 19 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Ecco le amministrazioni pubbliche meno puntuali nel pagare i fornitori

Le strutture pubbliche sono pronte a sanzionare i ritardi con cui i cittadini effettuano i pagamenti ad esse dovuti, ma quando tocca a loro saldare la puntualità sembra un optional, come ha appurato la Cgia di Mestre stilando una lista dei ritardi fatti registrare nel 2016.

Equitalia Spa ha pagato i propri fornitori con tredici giorni di ritardo in media, come pure l’Inail; l’Inps si è dimostrata anche meno affidabile, pagando mediamente 29 giorni dopo la scadenza. Tra i ministeri, il più ritardatario è il Viminale, che salda 58 giorni dopo la scadenza, ma è tallonato dal dicastero della Giustizia, che ha fatto registrare ritardi medi di 52 giorni. Seguono Difesa e Sviluppo economico, con ritardi di norma rispettivamente di 46 e 38 giorni. I più virtuosi del 2016 sono stati il dicastero dell'Ambiente, che ha anticipato il saldo fattura di 7 giorni, e i ministeri di Esteri ed Economia e Finanze che hanno entrambi liquidato i fornitori 4 giorni prima della scadenza di pagamento.

Tra i Comuni il peggiore pagatore d'Italia è quello di Scicli che salda le fatture con 628 giorni di ritardo, mentre a Poggio Nativo per ottenere quanto dovuto occorre mettere in conto 478 giorni di ritardo e a Torrebruna 415. Il Comune d'Italia più veloce a onorare i debiti commerciali è Lunamatrona, che anticipa il pagamento di 30 giorni. Bene anche Aiello del Friuli, che anticipa di 29 giorni; Corzano, Rogolo, Oldenico e Cozzo, invece, anticipano tutti di 28 giorni.

Verbano Cusio Ossola brilla per ritardo tra le amministrazioni provinciali e le Città Metropolitane: paga con 175 giorni medi ponderati di ritardo. Male anche Ascoli Piceno (111 giorni), Benevento (94) e La Spezia (69). La più veloce a saldare i debiti, invece, è la Provincia di Udine che anticipa la scadenza di 22 giorni. Bene anche a Pordenone (18 giorni), Sondrio (17) e Rovigo (16).

Nella sanità, spicca la lentezza delle Asl di Roma: la Asl Roma E liquida i propri fornitori con 270 giorni di ritardo, la Asl Roma A con 237. Sul podio dei ritardi, alle loro spalle, si colloca l'Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Paolo Giaccone di Palermo, che fa registrare ritardi medi di 192 giorni. Le Asl più virtuose, invece, si trovano in Lombardia: l'Agenzia di tutela della salute della Val Padana e l'Ats della Montagna (Valtellina/Alto Lario e Val Camonica) anticipano i pagamenti di 44 giorni. Bene anche l'Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino che paga con un anticipo di 43 giorni.
 

Ecco le amministrazioni pubbliche meno puntuali nel pagare i fornitori

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