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Martedì, 23 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

I pignoramenti per debiti fiscali e cartelle esattoriali diventano automatici

Dall’1 luglio sarà più facile pignorare il conto corrente per ottenere il pagamento di debiti fiscali e cartelle esattoriali.

I conti correnti potranno essere pignorati senza passare dal giudice da parte della nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione che è subentrata ad Equitalia e che potrà accedere a diverse banche, a partire dall’Anagrafe Tributaria. L’AdE-Riscossione potrà accedere anche alla banca dati dell’Inps, ottenere le informazioni che le servono (come ad esempio i dati relativi al rapporto di lavoro) e procedere a pignorare stipendio, pensione, indennità.

Le somme pignorate saranno subito bloccate e rigirate al fisco, per gli importi a debito secondo quanto stabiliscono le disposizioni del decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017 (il famoso D. L. 193/2016 successivamente convertito nella Legge 225/2016).

Il pignoramento avrà luogo automaticamente a 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale che non sia stata saldata entro quel termine. Trascorso quel termine l’ente della riscossione potrà inviare alla banca l’atto di pignoramento ancor prima di notificarlo all’interessato, per poi invitare quest’ultimo al pagamento di quanto dovuto entro altri 60 giorni.

Il contribuente pignorato può chiedere una rateizzazione della somma da saldare, presentando apposita richiesta entro 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento. Lo stesso contribuente potrà chiedere di sbloccare quanto gli è stato pignorato (conto corrente, stipendio, o quant’altro= solo quando la richiesta di dilazione della cartella sia stata accettata e sia stata pagata la prima rata del conseguente piano di ammortamento.

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