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Giovedì, 25 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Nella grande distribuzione "tirano" gli alimentari che evidenziano l’origine italiana

Gli italiani sono molto sovranisti a tavola e produttori e grande distribuzione si adeguando, secondo quanto emerge dalla terza edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy.

Bandiere tricolore, diciture “100% italiano” o “made in Italy” sono sempre più diffuse sulle confezioni dei prodotti alimentari venduti nella gdo: un prodotto su 4 vanta in etichetta l’origine italiana e 1 su 20 è Dop, Doc, Igp o Docg. Sui 60.600 prodotti alimentari di largo consumo analizzati dall’Osservatorio Immagino è emerso che oltre 15.300 richiamano la loro origine italiana in etichetta e che, nel corso del 2017, le loro vendite sono cresciute del 4,5%, a un tasso maggiore rispetto al +2,3% fatto registrare nel 2016.

Gli alimentari che enfatizzano l’italianità hanno generato oltre 6,3 miliardi di euro di vendite, nel 2017, ovvero circa 274 milioni di euro più del 2016, dovuti soprattutto alle vendite senza promozioni dei nuovi prodotti.

Il 14,3% degli alimentari che esaltano l’origine italiana inserisce la bandiera tricolore nell’etichetta. Nel 2017 i prodotti con etichette con bandiera italiana hanno generato il 13,8% del giro d’affari totale dell’alimentare confezionato venduto in Italia nel 2017. Rispetto all’anno precedente, il valore delle vendite è aumentato del 4,9%, contro il +3,1% registrato tra il 2015 e il 2016.

I prodotti con claim “100% italiano” hanno aumentato le vendite del 7,8% dal 2016 al 2017, trainati soprattutto da formaggi (e in particolare mozzarelle e crescenze), prodotti avicunicoli e latte. A presentarsi in etichetta come “100% italiano” sono 5,2 prodotti alimentari su 100 e le loro vendite raggiungono una quota del 7,4% sul totale alimentare. Gli alimentari con claim “Prodotto in Italia” hanno invece chiuso il 2017 con un calo di vendite dello 0,4% su base annua.

Le vendite di alimentari Dop e Doc sono cresciuti del 6,9% e dell’8,1%, trainati dalle vendite di formaggi per il Dop e di vini e spumanti per il Doc. Le vendite di prodotti alimentari Igp e Docg sono aumentate rispettivamente  del 7,8% e dell’ 8,7%, ma tale incremento è stato più contenuto rispetto a quello del 2016. A spingere le vendite di Igp e Docg sono stati i salumi Igp e i vini e gli spumanti Docg.

Il Trentino-Alto Adige è la regione più valorizzata sulle confezioni dei prodotti alimentari, sia per numero di prodotti (672, circa l’1,1% del totale) sia per valore delle vendite (241 milioni di euro, con un’incidenza dello 0,9%), in crescita annua del 4,8% durante l’intero 2017. La Puglia è invece la regione che ha registrato il maggior incremento di vendita di propri prodotti, (+17,7% rispetto al 2016), seguita da Toscana (+13,9%) e Piemonte (+11,6%).

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