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Giovedì, 25 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

I conti in tasca ai parlamentari: quanto percepiscono tra indennità, rimborsi e pensioni

In attesa della data del referendum sulle riforme costituzionali e senza entrare nel merito dei cambiamenti che queste comporteranno se fossero approvate, vi sono alcuni dati certi sul funzionamento del Parlamento,

I 945 parlamentari ricevono un'indennità netta di 5.304 euro al mese ed una diaria a titolo di rimborso per le spese di soggiorno a Roma, dove si trovano Camera e Senato. Quest’ultima diaria però viene corrisposta anche ai deputati e ai senatori che sono già residenti nella provincia di Roma (nel 2013, quando è stato eletto il Parlamento attuale, gli eletti nella circoscrizione Lazio1 che comprende la provincia di Roma sono stati 42).

Deputati e senatori hanno un rimborso per le spese di mandato diverso però per Camera e Senato. Alla Camera si ricevono circa 1.800 euro mensili forfettari e altri 1800 circa per spese documentate dalle relative fatture (anche ove si tratti di spese per i collaboratori dei parlamentari); al Senato si ricevono 1.650 euro ogni mese a forfait per le cosiddette “spese generali”, 2.090 euro al mese sottoposti a rendiconto quadrimestrale (la documentazione che comprova le spese viene ciò verificata ogni 4 mesi), e altri 2.090 di nuovo a forfait.

A fine mandato c’è un assegno pari all'80% dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato svolto. Gli ex-parlamentari che siano stati al Senato o alla Camera per almeno 5 anni di una legislatura hanno diritto alla pensione, a partire dalla soglia di età di 65 anni, che si riduce però di un anno (fino alla soglia minima delle 60 primavera) per ogni anno aggiuntivo trascorso in Parlamento oltre i 5 anni di una legislatura.

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