In scadenza nel 2018 titoli di Stato per oltre 175 miliardi, Lega e M5s tentano un primo passo per l’eurexit
Il debito pubblico italiano potrebbe essere più caro di 3 miliardi di euro a fine anno, per via dei tassi sui titoli di Stato legati ai timori che l’Italia non sia in grado di saldare quanto dovuto. E intanto una prima mossa tentata al Parlamento europeo dalla coalizione che governa l’Italia ripropone i dubbi sulla lealtà di Roma rispetto alla moneta unica e ai debiti espressi in quella divisa.
Tra fine maggio e dicembre scadranno oltre 175 miliardi di euro di titoli di Stato stando a quanto emerge da uno studio di Consultique, società specializzata nell'analisi finanziaria.
L'Italia potrebbe ritrovarsi con 3 miliardi di debito in più rispetto ad oggi se i tassi dei nuovi titoli emessi per rifinanziare i bond in scadenza dovessero salire intorno al 3%. In particolare, ipotizzando un aumento parallelo della curva dei tassi per ogni scadenza, Consultique individua come soglia critica un rialzo dei tassi mediamente pari al +2,8%
Lega e M5s hanno votato la creazione di un fondo per l’uscita dall’euro al Parlamento europeo. I 6 europarlamentari leghisti e 13 dei 14 eurocittadini pentastellati hanno sostenuto un emendamento alla risoluzione del Parlamento europeo sul bilancio dell'Ue per il periodo 2021-2027, che è però stato rigettato dalla maggioranza dei 750 eurodeputati (i voti favorevoli sono stati in tutto 90).
La proposta votata da Lega e M5s proponeva un sostegno per l’eurexit attraverso l'istituzione di programmi di sostegno finanziario "per Stati membri che intendono negoziare la loro uscita dall’euro" che consentisse a chi lasciasse la moneta comune di ottenere un risarcimento per "i danni sociali ed economici causati dall'appartenenza alla zona euro".