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Giovedì, 28 Marzo 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Per cosa si paga il ticket sanitario e chi può avere l'esenzione

La sanità pubblica non è sempre esente da costi per il cittadino, che può essere chiamato a pagare un ticket. Di seguito i casi in cui la tutela della salute comporta mettere mano al portafoglio anche in strutture pubbliche.

Il ticket sanitario va pagato per prestazioni non comprese nei LEA (i livelli essenziali di assistenza). Nel dettaglio, va pagato solamente per le prestazioni specialistiche, per quelle di Pronto Soccorso di codice bianco (che non presentano la caratteristica di urgenza o emergenza) e per le cure termali. Non si paga invece per le vaccinazioni obbligatorie, per le donazioni di sangue e per tutti quegli esami utili per la diagnosi precoce o per la prevenzione collettiva (come ad esempio la mammografia). Il ticket sanitario, quindi, non va sempre pagato.

Età, reddito e salute possono comportare esenzioni dal ticket e accesso gratuito a prestazioni sanitarie che normalmente non sono fornite gratis. Sono esenti dal ticket isoccupati, over 60 titolari di pensione minima o familiari a carico appartenenti ad una famiglia con reddito complessivo inferiore agli 8.263,31 euro (che aumenta a 11.362,05 euro qualora anche uno dei coniugi sia a carico dell'altro), così come i bambini con meno di 6 anni e gli anziani con più di 65 anni (se il reddito non supera i 36.151,98 euro). Non pagano il ticket sanitario neppure i malati cronici, coloro affetti da malattie rare, gli invalidi e le donne in gravidanza.

Alcune Regioni applicano un super ticket sanitario, di importo di circa 10 euro (varia a seconda della zona) ma l'ultima Legge di bilancio ha introdotto esenzioni anche per il super ticket sanitario, il quale non sarà pagato dai giovani (probabilmente fino ad un'età di 16 anni), dagli anziani e da coloro che hanno un reddito non particolarmente elevato.

Per cosa si paga il ticket sanitario e chi può avere l'esenzione

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