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Sabato, 20 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Come saranno svolte le visite Inps contro l’assenteismo dei dipendenti pubblici

Dall’1 settembre l’Inps è chiamata a far fronte all’assenteismo del pubblico impiego, provvedendo alle visite mediche di chi non si presenta al lavoro dichiarandosi malato. In attesa dei decreti attuativi del caso, ecco le novità comunicate dallo stesso istituto di previdenza.

I dipendenti pubblici in malattia sono di competenza esclusiva dell’Inps che attraverso un polo unico gestirà le visite fiscali sia nel pubblico che nel privato, con trasferimento all’Istituto stesso delle competenze e delle risorse sulle visite fiscali dei dipendenti pubblici oggi affidate anche alle Asl.

L’Inps monitorerà la durata prevedibile della malattia addotta a motivo di assenza attraverso un Data Mining che elaborando serie storiche di decine di milioni di eventi di malattia selezionerà gli eventi più probabilmente passibili di riduzione della prognosi così da individuare gli assenti a cui inviare i medici per le verifiche del caso. Ogni giorno, entro le prime ore del mattino, l’applicativo informatico SAVIO assegnerà le visite domiciliari ai medici fiscali, combinando le visite mediche di controllo d’ufficio e quelle su richiesta dei datori di lavoro; il medico fiscale riceverà in tempo reale le sue VMC sul proprio NetBook (in via di sostituzione con tablet), individuando i medici più vicini al target da ispezionare.

Le visite disposte dall’Inps avverranno sia a richiesta che d’ufficio: in entrambi i casi i risultati saranno messi a disposizione del datore di lavoro (la pubblica amministrazione). Se la visita ha luogo su richiesta il datore di lavoro pubblico richiedente dovrà «specificare se deve essere effettuata o meno la visita ambulatoriale, nelle modalità già attualmente previste in caso di assenza del lavoratore a visita domiciliare, al fine di consentire la verifica dell'effettiva sussistenza dello stato morboso».

Gli orari di reperibilità saranno progressivamente mutati per arrivare a un’uniformità tra dipendenti pubblici e pivati. Attualmente la normativa vigente nel pubblico fissa le fasce orarie per le visite fiscali dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, con obbligo di reperibilità anche nei giorni non lavorativi e festivi, mentre nel privato le fasce previste sono 10-12 e 17-19. In caso di assenza del lavoratore al domicilio, «si procederà con l'invito a visita ambulatoriale in conformità a quanto avviene per i lavoratori del settore privato. Nel corso della visita ambulatoriale dovranno essere valutate soltanto l'effettiva sussistenza dello stato morboso e la relativa prognosi», ma non rientra tra i compiti dell'Inps la "valutazione delle eventuali giustificazioni prodotte".

Sono previsti premi ai medici che fanno più visite fiscali ai lavoratori in malattia. Il sito Regioni.it comunica che vi sarà «un'indennità oraria base di disponibilità e maggiorazioni proporzionate al numero di visite di controllo domiciliari e ambulatoriali ed eventualmente legate a specifici obiettivi» che potranno essere previsti nelle convenzioni tra Inps e sindacati dei medici che svolgono gli accertamenti sui lavoratori dipendenti pubblici e privati assenti per malattia.

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