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Sabato, 20 Aprile 2024
Curarsi mangiando

Curarsi mangiando

A cura di Francesco Garritano

L’acne nemica di adolescenti ed adulti: come sconfiggerla 

Il problema dell’acne non interessa solo gli adolescenti, ma anche chi è già entrato a far parte dell’età adulta da un po’ di tempo.

Quali sono le cause e come possiamo risolverla? L’alimentazione è sempre alla base. 
L’acne è una patologia infiammatoria che colpisce il follicolo pilifero e la sua ghiandola sebacea, causando delle strutture definite “comedoni” o “brufoli”. La prima manifestazione dell’acne è la pelle grassa o seborroica, quindi impura, poiché il sebo che si mescola alle cellule cornee dello strato superficiale della pelle ostruisce i follicoli piliferi, formando così una sorta di tappo, che dà luogo al brufolo; questo può presentarsi sotto forma di punto nero (o aperto) oppure punto bianco (o chiuso) a seconda della disposizione del sebo, se esposto o meno all’aria. 

A causare l’acne non è soltanto un fattore, ma sono diversi; la prima causa spesso associata all’acne giovanile è ormonale, ma può riguardare anche gli adulti quando gli assi corporei non ben attivi; gli androgeni, sono gli ormoni coinvolti, responsabili anche della "ipercheratinizzazione", ovvero dell’aumento delle cellule cornee che insieme al sebo ostruiscono i follicoli piliferi portando alla formazione dei comedoni.

Se abbiamo detto che si tratta di una problematica di tipo infiammatorio, significa che ogni causa di infiammazione può comportare la nascita di questi comedoni; infatti, oltre agli androgeni, si può correlare l’acne all’insulina, ormone pro-infiammatorio, ed a tutti i cibi ad alto indice insulinico, come gli zuccheri semplici ed il latte. A tal proposito, l’alimentazione non è assolutamente da trascurare: oltre agli alimenti scritti prima, i grassi trans e quelli saturi sono da aggiungere alla lista, poiché si trattano di sostanze che infiammano l’organismo. 

L’infiammazione, però, può essere anche individuale, poiché alcuni cibi piuttosto che altri possono infiammare l’organismo; per conoscere quali sono, bisognerà sottoporsi al test delle intolleranze, in modo tale da spegnere l’incendio creato da noi stessi, variando poco la nostra alimentazione.
Altro aspetto importante è l’esposizione della pelle al fumo, ai metalli pesanti presenti in creme e cosmetici ed a tutte le minacce esterne alle quali ci esponiamo giornalmente.

Il primo punto da gestire è proprio la regolazione degli assi ormonali, scegliendo di cambiare stile di vita, praticando un’attività fisica costante, che ci aiuta ad eliminare le tossine, associando ad ogni pasto carboidrati integrali e proteine, per il mantenimento della calma insulinica ed eliminando dalla nostra alimentazione gli alimenti pro-infiammatori citati sopra. 

Mentre per aiutare il nostro corpo a reagire contro l’infiammazione, oltre a seguire una dieta di rotazione, che possa aiutarci a tollerare di nuovo i cibi che ci infiammano, sono da prediligere alcuni acidi grassi, definiti omega 3, che hanno un’azione antinfiammatoria e che possiamo ritrovare in alcuni tipi di pesce, come salmone, sgombro, pesce spada, acciuga e trota; ma anche nei semi di lino, nelle noci ed in altri vegetali ma in quantitativo minore. 

È importante valutare il rapporto fra omega 6 e omega 3, nel controllo dell’infiammazione, perché se è vero che gli acidi grassi polinsaturi sono quelli da prediligere nella dieta insieme a quelli monoinsaturi, bisogna prestare attenzione alle quantità: un eccesso di acidi grassi omega 6 può rompere l’equilibrio tra agenti pro- ed anti- infiammatori, scatenando l’infiammazione. Fra gli alimenti ricchi di omega 6 possiamo menzionare i semi di girasole, il germe di grano, il sesamo, le noci, le arachidi, le mandorle, i semi di soia, l’olio di semi di girasole, l’olio di semi di lino e l’olio extravergine di oliva.
Come facciamo a sapere la quantità di acidi grassi che consumiamo abitualmente e se si rispetta il loro rapporto? Possiamo sottoporci al test epigenetico che, oltre a misurare il quantitativo di acidi grassi omega 3, 6 e 9, misura anche le interferenze esterne che minacciano la nostra pelle, infiammandola e facendo insorgere i comedoni di cui abbiamo parlato prima. Il test è effettuabile nel mio studio, basta solo prenotarsi. 
L’acne, per concludere, è un problema risolvibile, basta solo individuarne la causa!

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