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Venerdì, 19 Aprile 2024
Curarsi mangiando

Curarsi mangiando

A cura di Francesco Garritano

Coronavirus, come gestire l'ansia?

Una delle reazioni più tipiche in questi casi è sperimentare ansia, paura, tensione… Ovviamente ciò è un’emozione primaria, fondamentale per la nostra difesa e sopravvivenza: se non la provassimo non riusciremmo a metterci in salvo dai rischi. Quindi ben venga percepire paura, perché ciò ci attiva.

Stare a casa e avere paura della situazione non vuol dire necessariamente dover vivere male tutta la situazione! Ma se non riusciamo a gestirla percependo il Coronavirus come un pericoloso predatore inarrestabile, rischiamo di attuare comportamenti impulsivi, frenetici e irrazionali che, se avevano un senso ai tempi delle caverne, ora rischiano di essere controproducenti. Qui si passa spesso al panico o all’ansia generalizzata, per cui un pericolo limitato e contenuto di contagio viene generalizzato percependo ogni situazione come rischiosa ed allarmante.

E’ vero, noi non siamo abituatii per reggere situazioni di allerta o tensione troppo a lungo: in passato venivano risolte con attacco (se il predatore era meno forte di o noi) o fuga dalla situazione pericolosa, ma nei tempi moderni spesso si staziona in situazioni stressanti in modo continuativo.In alcuni soggetti si sviluppa poi una situazione di ipocondria, intesa come tendenza a eccessiva preoccupazione per il proprio stato di salute percependo ogni minimo sintomo come un segnale inequivocabile di infezione da Coronavirus. In alcuni casi, fortunatamente limitati, vi è poi una degenerazione verso l’odio sui presunti moderni “untori” stranieri o italiani sulla scia della necessità umana di trovare sempre un presunto colpevole, meglio se lontano da sé e dal proprio gruppo sociale.

Oggi voglio spiegarvi che sfruttare questo periodo per rilassarsi è una cosa saggia ed è giusto farlo!

Lo stress di lunga durata come l'ansia, il dispiacere, la paura protratta per giorni, settimane, mesi, mette in serio pericolo la nostra salute sia dal punto di vista cardiovascolare, che immunitario.
Ma come avviene? Vediamo come lo stress agisce direttamente sulle difese immunitarie.

Quando si è stressati per colpa dei pensieri cattivi che ci accompagnano per mesi, il corpo produce molto cortisolo: è un ormone che riduce l'attività e la produzione dei linfociti, cioè globuli bianchi che ci difendono da virus, batteri e cellule tumorali.Lo stress di lunga durata (come l'ansia), mediante il cortisolo (liberato dai surreni) ha la proprietà di ridurre il volume del timo che è la ghiandola preposta alla crescita, maturazione e selezione dei linfociti. Quindi lo stress, rimpicciolendo il timo, riduce il numero dei linfocitiche ci difendono.
Questo spiega il perchè quando una persona è stressata per lungo tempo, è predisposta maggiormente ad ammalarsi anche di influenza, raffreddore, allergie, malattie auto-immuni (eczema, psoriasi, etc.) e tumori.

Le persone tranquille e serene in genere hanno un timo molto sviluppato e quindi un sistema immunitario forte che meglio le difende da influenze e raffreddori. Al contrario, le persone tristi, ansiose, impaurite della vita, presentano un timo rimpicciolito per colpa del cortisolo e quindi hanno la tendenza ad ammalarsi più frequentemente, disponendo di un minor numero di linfociti-T.

Essere rilassati e cercare di essere spensierati è la migliore medicina per rinvigorire il timo ed il sistema immunitario e prevenire molte malattie. Come fare? Provate innanzitutto a dedicarvi alla vostra casa, alle mansioni quotidiane, a praticare dell’attività fisica in casa utilizzando cyclette, tappetino, ecc… Vi aiuterà e vi farà del bene! Potrete seguire esercizi via internet, utilizzare tappetini,  seguire lezioni  in streaming… 

E perché no, dedicatevi a tanta cultura, a leggere, ad imparare, a preparare esami!

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