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Venerdì, 29 Marzo 2024
Curarsi mangiando

Curarsi mangiando

A cura di Francesco Garritano

Dieta, non serve misurare i cibi e contare le calorie: come modulare le porzioni in estate

Cosa significa modulare la dieta? A chi ancora non conosce dieta GIFT consiglierei di approfondire l’argomento sul mio sito, chi invece già la conosce potrà capire di cosa parlo. Come spiego sempre nella mia pratica clinica, la dieta GIFT non prevede l’uso né di grammature né di calorie, ma soddisfa la fame naturale. Nel periodo estivo le persone subiscono diversi cambiamenti, anche a tavola, poiché accantonano le solite abitudini. E allora come regolarci? 

Modulare le porzioni 

Sono tanti i pazienti che nell’ultima settimana, preoccupati per come andranno le vacanze estive, mi chiedono come poter mangiare; i problemi sembrano verificarsi soprattutto a colazione ed a pranzo. 
C’è chi ha tardato l’orario del proprio risveglio, chi anticipa il pranzo, chi si sveglia addirittura all’ora di pranzo, chi non ha fame. E allora come fare? Il principio rimane sempre quello: ascoltare la fame naturale. 

- Se ci svegliamo un po’ più tardi e sappiamo che il pranzo sarà più vicino del solito come orari, moduleremo la colazione, abbinando sempre i carboidrati integrali, le proteine e la frutta, ma ridimensionando le porzioni; 

- Se, invece, l’orario della nostra sveglia coincide con quello del pranzo, allora si farà un unico e abbondante pasto, il tipico brunch, ovviamente inserendo prodotti di qualità;

- Se, invece, siamo al mare ed abbiamo paura di non poter fare il bagno dopo aver mangiato tutto il nostro pranzo, puntate su alimenti più freschi, che stuzzicano il palato e che non vi appesantiranno: insalata di pollo e verdure con crostini di pane integrale, prosciutto crudo e melone accompagnati da una fonte di carboidrati, insalata di riso o di altri cereali con tonno e verdure. Sarà semplice sia portarlo da casa, sia consumarlo comodamente sotto l’ombrellone.

Altri casi in cui si verifica il problema, invece, riguardano la cena. Come la dieta GIFT dice, infatti, questo pasto deve essere il più leggero della giornata, ma durante l’estate spesso la cena si salta o addirittura non è l’ultimo pasto del giorno. Il problema lo ritrovo soprattutto fra i ragazzi, che dopo cena escono, vanno a ballare o semplicemente a fare una passeggiata e si trovano inondati da cocktail zuccherini, da snack salati o zuccherati e da gelati.

Per evitare gli zuccheri, un consiglio che do sempre è quello di soddisfare pienamente a cena la fame naturale, in modo da consumare solo una semplice bibita uscendo, quale un succo di frutta al 100% frutta, un estratto di frutta, una spremuta, un latte di mandorla senza aggiunta di zuccheri. Non bisogna neanche tanto limitarsi, ma solo riconoscere i pericoli che potrebbero presentarsi durante il nostro percorso alimentare. 

Non mi muovo, modulo la dieta 

Altro problema che mi pongono le persone che vengono nel mio studio è l’inattività fisica e la paura di ingrassare mangiando tanto a colazione ed a pranzo. Certo, la dieta è indirizzata a tutti coloro i quali si muovono ogni giorno, con costanza, anche aumentando l’intensità, non è rivolta ai sedentari. Il dubbio viene presentato dalle coppie, marito e moglie, fidanzato e fidanzata, che abitando nella stessa casa seguono la stessa dieta e mangiano le stesse cose; la differenza sta nel fatto che uno dei due, però, va a correre ogni giorno, l’altro è pigro e sedentario. In questo caso è opportuno modulare.

Se stiamo fermi tutto il giorno (seppur sbagliatissimo le persone non posso costringerle) non possiamo mangiare quanto una persona che brucia la sua energia in eccesso muovendosi, poiché altrimenti questa si accumula, bisogna invece ridurre le porzioni e soddisfare la nostra fame naturale. Poi se il poter mangiare un po’ di più ci spinge a muoverci, allora apparecchiate per due ed utilizzate le stesse porzioni.

Modulare in base ai segnali 

Come ho sempre spiegato, la dieta GIFT è una dieta di segnale, per cui il nostro organismo invia dalla periferia dei segnali o informazioni all’ipotalamo, in cui ha sede il nostro orologio biologico ma anche la centralina che regola la fame e la sazietà. Esistono ormoni anoressizzanti, che inducono sazietà, ed oressigeni, che inducono fame: trovare il corretto equilibrio fra le due categorie significa saper modulare e stare in salute. Basta solo saper riconoscere la fame naturale da quella generata dagli zuccheri, di cui parlo in questo articolo e garantire un adeguato dispendio energetico all’organismo. 

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