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Giovedì, 25 Aprile 2024
Curarsi mangiando

Curarsi mangiando

A cura di Francesco Garritano

Cosa fa bene per il nostro microbiota?

Quando a visita molti pazienti, dopo aver fatto il test sul microbiota intestinale, si rendono conto di avere una disbiosi intestinale, un problema infiammatorio, io do' loro alcuni consigli importanti in merito. Viene stabilito il piano di rotazione alimentare adattato alle esigenze del paziente, viene stilato un elenco di particolari indicazioni consigliate (particolari abitudini di stile di vita, integratori, ecc), ed inoltre vi sono anche alcune indicazioni, che ho deciso di riportare:

• Prebiotici, un tipo di fibra in grado di attraversare il corpo senza essere digerita, promuovono la crescita e l’attività dei batteri intestinali amichevoli e possono anche ridurre l’insulina e abbassare i livelli di colesterolo. Molti alimenti, tra cui frutta, verdura e cereali integrali, contengono naturalmente fibre prebiotiche: lenticchie, ceci, fagioli, avena, banane, topinambur, cicoria, asparagi, aglio, porri, cipolla. Queste fibre sono inoltre, sono in grado di produrre acidi grassi a catena corta, che rappresentano la principale fonte di nutrizione per le cellule del colon, riducendo l’infiammazione e il rischio di cancro colorettale.

• Cibi fermentati, come lo yogurt, il tempeh e il kefir.

• Molti alimenti comuni contengono istamina oppure la fanno rilasciare all’organismo quando la si assume. Se per qualche ragione l’organismo non produce abbastanza enzimi noti come diammina ossidasi (DAO) che mantengono sotto controllo i livelli di istamina, questa sostanza si accumula causando sintomi di intolleranza. L’istamina in eccesso può essere causata da una serie di fattori, tra cui bassi livelli di DAO, allergie, disbiosi, intestino permeabile, sanguinamento gastro intestinale e anche dalla SIBO. Bisogna così evitare o ridurre il consumo di cibi pronti; evitare o ridurre l’assunzione di cibi fermentati e troppo maturi; cercare di consumare solo cibi freschi e a basso contenuto di istamina:

  • carne e pesce freschi;
  • tuorlo d’uovo;
  • frutta fresca (tutta tranne le fragole);
  • verdura fresca (tutta tranne i pomodori);
  • cereali e prodotti derivati da essi (riso, segale, avena, miglio, farro, mais);
  • latte fresco e prodotti latto-caseari;
  • sostituti del latte (latte di cocco e di riso);
  • burro e formaggi cremosi;
  • alcuni oli per la cottura;
  • alcune erbe aromatiche;
  • succhi di frutta privi di acido citrico;
  • tè a base di erbe.

 Evitare lo stress: perché lo stress emotivo prolungato può causare o esacerbare la SIBO compromettendo la motilità intestinale, alterando negativamente il microbioma intestinale e stimolando la produzione di mastociti, globuli bianchi che rivestono il tratto gastrointestinale e si trovano in tutto il corpo nei tessuti connettivi. Questi globuli sono i regolatori principali del sistema immunitario e secernono istamina.

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