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Venerdì, 29 Marzo 2024
Curarsi mangiando

Curarsi mangiando

A cura di Francesco Garritano

Orologio biologico a rischio per i 'turnisti': come ripristinarlo al meglio

I turnisti sono la categoria di pazienti più difficile da gestire quando vogliono dimagrire, poiché il loro orologio biologico è falsato dai ritmi che hanno quotidianamente. Come attivare il metabolismo in questi casi? Leggete l’articolo per saperne di più

Chi sono i turnisti

Se siete infermieri, medici, OSS, ma anche operai di un’azienda che fa i turni notturni, il vostro orologio biologico non avrà gli stessi ritmi di chi si sveglia la mattina alle 7 e va a letto alle 22:30. La rottura dell’orologio biologico, che si verifica nei turnisti, causa modificazioni importanti degli assi ormonali, poiché i nostri ormoni vengono liberati in differenti momenti della giornata per svolgere determinate azioni.

Dovete pensare che al mattino, fino alle 14 circa, si liberano gli ormoni del catabolismo, ovvero quelli che tendono a consumare energia, mentre dalle 14 in poi si verifica la secrezione di quelli dell’anabolismo, che consentono l’accumulo. Da ciò capiamo quanto sia importante, quindi, mangiare bene e tanto nella prima metà del giorno, per poi mantenerci leggeri verso sera.

Se, però, un turnista mangia durante tutta la notte e va a dormire dalle 7 alle 14 se ha fatto il turno di notte, la cronobiologia è alterata.

Le abitudini dei turnisti

Soprattutto chi lavora fra le corsie ospedaliere non ha degli orari precisi in cui mangia, perché possono capitare delle emergenze, quindi potrà cenare alle 21 come alle 23 o addirittura spiluccare qualcosa ogni 1-2 ore. Penseranno, che sarà mai mangiare una brioche alle 11 di sera se non ho mangiato tutta la notte? Eppure, gli zuccheri vanno a disturbare l’equilibrio insulinico, peggiorando l’infiammazione se è già in corso o se siamo già in stato di sovrappeso.

Infatti, la maggior parte dei turnisti non mangia a cena, ma nelle ore più tranquille della notte si riunisce con i colleghi per mangiare la qualunque, dai cornetti caldi alle pizzette, senza pensare che sia troppo tardi per riempirsi di carboidrati, per lo più raffinati e ricchi di zucchero. Intanto, però, i chili aumentano e si ha difficoltà a perderli perché bisognerà tenere conto dei ritmi biologici ed ormonali.

Come risolvere

La prima cosa da fare per attivare il metabolismo, in ogni caso, è la colazione. Mangiare tanto appena svegli ci aiuta ad accelerare il metabolismo e, quindi, ci consente anche di dimagrire. Nel turnista, la colazione non coincide sempre con le prime ore del mattino, perché se lavora tutta la notte fino alle 6, tornata a casa andrà a dormire ed al suo risveglio potrà fare la sua abbondante colazione o un pranzo, oppure un brunch, l’importante che il pasto scelto sia in grado di dare una spinta metabolica. Questo punto è importantissimo, poiché a qualsiasi ora del giorno avvenga la colazione, deve essere terminata entro un’ora dal risveglio per avere lo stimolo giusto.

Quando il turno inizia in serata, alle 20 o alle 21, la cena deve essere leggera ma ben equilibrata, in modo da non far avvertire fame durante la notte. Infatti, è consigliabile non alterare l’equilibrio durante la notte, ma meglio mangiare una frutta o una verdura cruda nelle prime ore del mattino, quando il collega preferisce cornetto e cappuccino piuttosto che una mela. Tornata a casa, si andrà a dormire e poi inizierà la vera giornata dalla colazione. Ancor meglio se quando ci si sveglia si decide di fare una corsetta all’aria aperta, in modo da mantenere maggiormente attivo il metabolismo, per poi fare colazione appena arrivati a casa, poi doccia e via… siamo pronti per affrontare la giornata.

Come avrete potuto notare, non è difficile molto decidere o gestire i pasti, ma è più complicato gestire il paziente che spesso si fa tentare durante la notte. Come in ogni caso, però, per dimagrire bisogna mangiare bene, di qualità, ma bisogna soprattutto essere motivati e fissare un obiettivo, che si potrà raggiungere solo mettendo insieme corretta alimentazione ed attività fisica.

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