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Giovedì, 18 Aprile 2024
Curarsi mangiando

Curarsi mangiando

A cura di Francesco Garritano

Quanti litri di acqua riusciamo a bere ogni giorno?

Durante il primo colloquio con il paziente chiedo sempre quanti litri di acqua al giorno riesce a bere, purtroppo sono poche le persone che ne conoscono l’importanza, bevendone meno o circa 1 litro. Ma è sufficiente per il nostro organismo questo quantitativo di acqua? Vediamo nell’articolo quali sono le sue proprietà e quanto la sua assunzione non è assolutamente da sottovalutare. 

Vi siete mai chiesti quanta acqua contiene naturalmente il nostro organismo? I livelli di questa molecola, costituita da due atomi di idrogeno ed un atomo di ossigeno, variano durante la nostra vita: da piccoli ne abbiamo un quantitativo maggiore, circa l’80%, da adulti circa il 70%, fino ad arrivare al 50% durante l’età senile; le differenze notevoli si notano anche secondo l’età, l’alimentazione, la costituzione. 
Nel nostro corpo l’acqua si distingue in acqua intracellulare ed extracellulare: la prima è quella contenuta nelle cellule (circa il 40-50%), mentre l’altra si trova negli interstizi (restante 20%); questa differenza è regolata dalla presenza di ioni intra- ed extra-cellulari, infatti, il potassio lo ritroviamo nell’ambiente intracellulare, il sodio, invece, in quello extracellulare. Quando questo equilibrio ionico si perde, allora si verificano delle alterazioni che possono portare a conseguenze più o meno gravi, un esempio è la ritenzione idrica. 

Ma cosa fa tutta questa acqua nel nostro corpo? Chimicamente parlando, questa è un solvente, quindi è in grado di disciogliere i principi nutritivi idrosolubili, ma è in grado di regolare anche altre funzioni. 
Quando i miei pazienti mi dicono che la quantità di acqua bevuta è veramente poca, inizio ad elencare le importanti proprietà che questa ha; infatti, se ci riflettiamo, durante la digestione quasi tutte le reazioni chimiche che avvengono hanno bisogno di acqua, quindi non bere durante i pasti è sbagliato, certo non bisogna esagerare, ma una piccola parte dell’acqua bevuta durante il giorno si può assumere in questo importante momento della giornata. 
Oltre a favorire la digestione, garantisce la termoregolazione, la regolazione della pressione sanguigna, permette all’organismo di liberarsi da tossine e scorie tramite il fegato, i reni e la sudorazione, consente il trasporto di ossigeno ai globuli rossi, protegge gli organi e aiuta a ridurre le infiammazioni, lubrifica le articolazioni, rallenta il processo di invecchiamento, mantiene la pelle morbida ed elastica garantendone il tono muscolare, mantiene efficiente il sistema immunitario. Cosa non fa l’acqua? Le sue funzioni sono veramente tante e non le ho citate tutte. 

I pazienti che si rivolgono a me, spesso hanno difficoltà nel bere acqua perché non ne sentono la necessità, oppure ci sono quelli che non riescono mai a placare la sete, inoltre, c’è anche chi non beve acqua per non andare spesso in bagno o perché l’acqua “gonfia”.
Di fronte a queste problematiche penso che si potrebbe trattare di cattive abitudini oppure di qualche disfunzione corporea, perché talvolta non tutta l’acqua bevuta viene correttamente assorbita ed utilizzata dal nostro organismo. Questo succede quando si ha una deficienza di minerali, indispensabili per il mantenimento dell’equilibrio idrico-salino, oppure a causa di una ridotta funzionalità delle ghiandole surrenali, che regolano il processo della sete, in seguito ad un affaticamento di queste che non riescono a produrre sufficiente aldosterone, a causa magari di uno stress continuo che sfianca le ghiandole. 

La prima cosa da fare è individuare la causa, poi procedere eliminando la problematica a partire dal principio. Infatti, se il problema si ritrova in un mancato apporto idrico e salino, seguire una corretta alimentazione, mangiando frutta e verdura ad ogni pasto, bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno, integrando i minerali deficitari, si avrà una corretta assimilazione idrica, permettendo all’acqua di entrare all’interno della cellula senza restare al di fuori di essa generando ritenzione idrica. 

Ogni individuo, in base alla sua composizione corporea ed al suo stile di vita avrà bisogno di bere un quantitativo di acqua anche superiore ai due litri; per verificare sia la quantità di acqua intracellulare che extracellulare ci si può sottoporre all’esame bioimpedenziometrico (effettuabile nel mio studio) che sarà in grado di dirci la distribuzione idrica del proprio corpo, e se durante l’esame si verificherà un’irregolarità, allora si potrà procedere con l’esame del capello, il mineralogramma, per verificare il deficit del minerale che non è in grado di mantenere l’equilibrio idrico. 

Esistono diversi tipi di acqua, ognuna adatta alle caratteristiche fisiologiche e patologiche dell’individuo, che spiegherò in uno dei prossimi articoli. Nel frattempo, iniziate a bere acqua oligominerale e se il freddo vi blocca, preparate delle buone tisane (ovviamente senza zucchero) che si aggiungeranno all’apporto di acqua giornaliero. 

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