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Martedì, 23 Aprile 2024
Curarsi mangiando

Curarsi mangiando

A cura di Francesco Garritano

La sindrome della bocca che brucia: cos'è e quali sono i rimedi per curarla

La sindrome della bocca ardente è una condizione cronica caratterizzata da dolore e sensazione di bruciore nella cavità orale, in presenza di una mucosa orale di aspetto normale e senza disturbi locali o sistemici. Leggete l’articolo per saperne di più!

La prevalenza di sindrome della bocca che brucia varia ampiamente dall'1 al 14,8% tra la popolazione. La sindrome colpisce principalmente donne, in particolare dopo la menopausa… Le cause non sono ancora del tutto chiare,ci sono prove crescenti che lo definiscono come un disturbo del dolore neuropatico (simile ad alcune patologie a me molto note, che tratto, come la fibromialgia e la e, quindi, una conseguenza diretta di una lesione… oppure un disturbo che colpisce il sistema somatosensoriale, ma anche il sistema gustativo è stato implicato in questa condizione.

Le alterazioni del gusto sono comuni nelle persone affette da questa sindrome si manifestano come un gusto distorto sensazione, disgeusia o percezione del gusto anomala. I disturbi dell’olfatto (in parte) ma soprattutto del gusto possono avere influenza negativa sull'assunzione di cibo e sulla scelta degli alimenti, dando origine a malnutrizione, disturbi immunitari e peggioramento delle malattie.

Per quanto riguarda l’alterazione del gusto, può infatti presentarsi una persistente sensazione di sapore amaro o metallico in bocca, oppure una diminuzione del senso del gusto stesso. Si può verificare anche secchezza delle fauci, con incremento della sete, o ancora possono svilupparsi formicolio, prurito e intorpidimento della bocca e della lingua. Ovviamente risulta persistente il dolore e il bruciore alle mucose.

E’ difficile e a volte non sempre veloce da diagnosticare, da parte del personale medico, ma il trattamento si basa prevalentemente sulla riduzione dell’infiammazione cronica di basso grado persistente alla base del problema.

Come approcciarsi al problema?

Essendo l’eziologia ancora non ben nota, il protocollo da utilizzare per questo disturbo è sempre di tipo funzionale, basato sullo spegnimento dell’infiammazione di tipo cronico alla base del problema. L’assunzione di cibi piccanti o troppo caldi, per esempio, può dare luogo a un’infiammazione che riguarda la mucosa dell’apparato digerente superiore, quindi vanno evitati. Alcuni alimenti, come il kiwi, l’ananas, gli agrumi o i pomodori (tutti particolarmente acidi) possono irritare le mucose. Inoltre il bruciore della bocca è solo uno dei molti effetti negativi di cattive abitudini come il fumo, che va evitato insieme anche alle bevande alcoliche.

Più delicata è invece la situazione in cui i sintomi della bocca urente compaiano in seguito all’ingestione di un alimento a cui si potrebbe essere allergici. In questo caso occorre stare molto attenti, perché il bruciore può rappresentare il primo campanello d’allarme per l’insorgenza di una vera e propria reazione allergica. Non sottovalutatene la gravità! La predisposizione a malattie dell’apparato gastrointestinale come la gastrite cronica o il reflusso gastroesofageo può contribuire allo sviluppo di questa condizione; allo stesso modo, alcune infezioni del cavo orale (ad esempio candidosi, herpes o aftosi) possono manifestarsi con bruciore e secchezza ed acuire la sindrome dolorosa della bocca che brucia.

Malattie endocrine come il diabete o l’ipertiroidismo annoverano, tra i loro sintomi, il bruciore della bocca; allo stesso modo la carenza di alcuni micronutrienti (ferro, zinco, vitamine del gruppo B) può andare a influire sul benessere della mucosa orale. Un fattore da non sottovalutare è la componente psicologica…Stress, ansia e depressione possono avere un forte impatto psicosomatico, alterando lo stato di salute di tutto l’organismo e arrivando anche a danneggiare il benessere della nostra bocca. Anche intestino, stress, cattivo sonno e stress ormonali possono influenzare, come ben sappiamo, l’infiammazione cronica e sub-cronica e , quindi, le manifestazioni della sindrome della bocca che brucia.

Per quanto riguarda la salute intestinale, bisogna evitare di incorrere nell’errore di mangiare sempre gli stessi alimenti in quanto si viene a creare una condizione di food-sensitivity. Bisogna eliminare i cibi pro-infiammatori. Abbiamo già parlato, in altri articoli che ho pubblicato qui, di dover mantenere una situazione di calma insulinica eliminando zuccheri e farine raffinate, preferendo grani antichi ricchi di fibre. Abbiamo anche accennato di come il cortisolo e altri ormoni in generale, abbiano dei cicli circadiani, come anche il nostro microbiota, di conseguenza bisogna rispettare la crononutrizione, così come facevano i nostri antenati che di certo davano la giusta importanza alla colazione che veniva fatta al mattino presto, e la cena non era certamente né abbondante né era fatta troppo tardi… ed è necessario fare menzione dell’importanza dell’attività fisica nella giusta misura, in quanto sia la sedentarietà che l’eccesso di sport sono dannosi.

Potrebbero sembrare scontati, ma non lo sono, è sono proprio quei fattori a cui alla fine si dà sempre poca importanza. Annovero, alla fine, l’importanza dell’integrazine della vit. C e D, utili per combattere lo stress ossidativo e il danno alle mucose, in aggiunta anche con il glutatione, i cui gruppi sulfidrilici sono responsabili della resistenza delle membrane cellulare e della salute dei tessuti e delle mucose.

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