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Giovedì, 25 Aprile 2024
Delirio di vita

Delirio di vita

A cura di Lucilla Vianello

Il sano amor proprio è la vera medicina

In questi giorni mi sono imbattuta casualmente in questa meravigliosa poesia di Charlie Chaplin che fa proprio al caso nostro ed è proprio la conseguenza perfetta del mio precedente blog (pazzesco come le cose non arrivano mai a caso!) Vabbè…eccovela…

“Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, mi sono reso conto che il dolore e la sofferenza emotiva servivano a ricordarmi che stavo vivendo in contrasto con i miei valori. Oggi so che questa si chiama autenticità. Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, ho capito quanto fosse offensivo voler imporre a qualcun altro i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io. Oggi so che questo si chiama rispetto. Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, ho smesso di desiderare una vita diversa e ho compreso che le sfide che stavo affrontando erano un invito a migliorarmi. Oggi so che questa si chiama maturità. Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, ho capito che in ogni circostanza ero al posto giusto e al momento giusto e che tutto ciò che mi accadeva aveva un preciso significato. Da allora ho imparato ad essere sereno. Oggi so che questa si chiama fiducia in sé stessi. Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, non ho più rinunciato al mio tempo libero e ho smesso di fantasticare troppo su grandiosi progetti futuri. Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e felicità, ciò che mi appassiona e mi rende allegro, e lo faccio a modo mio, rispettando i miei tempi. Oggi so che questa si chiama semplicità. Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, mi sono liberato di tutto ciò che metteva a rischio la mia salute: cibi, persone, oggetti, situazioni e qualsiasi cosa che mi trascinasse verso il basso allontanandomi da me stesso. All’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo si chiama amor proprio. Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, ho smesso di voler avere sempre ragione. E cosi facendo ho commesso meno errori. Oggi so che questa si chiama umiltà.”

Bella vero? Certo non facile da mettere in pratica. La frase che mi è piaciuta di più è stata “ho smesso di desiderare una vita diversa e ho compreso che le sfide che stavo affrontando erano un invito a migliorarmi”. Credo parlasse dell’anima a mio avviso. Io credo seriamente che ognuno di noi ha un “percorso di anima” per arrivare al completamento massimo. Se arriva una sofferenza così forte come il tumore o qualcos’altro c’è un motivo sicuramente. Sia per chi lo ha che per chi gli sta accanto. Un motivo che porta ad un’evoluzione interiore migliore. Non posso definirmi né cattolica, né buddista, né quant’altro. Ma so, ne sono sicura, che niente, per chi è attento, arriva a caso. Sarà difficile per molti trovarne una seria spiegazione, una spiegazione razionale. Perché non c’è. Lo so. Non c’è. Ci si chiede “perché proprio a me? Perché devo affrontare tutto questo?”. E l’unica spiegazione che io ho trovato è questa: la nostra anima deve come “purificarsi” per poter toccare i massimi livelli. Dove trovare la forza per affrontare il tutto? Beh, in quello che, come dice Chaplin, non è un “sano egoismo” ma in un AMOR PROPRIO. Quell’amor proprio che in questa società non è accettato perché porterebbe sicuramente ad una ribellione di massa. Quell’amor proprio che non ti fa sentire in colpa se ti ami. Perché AMARSI porta solo benessere all’umanità.

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