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Giovedì, 28 Marzo 2024
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A cura di Gabriele Ferrieri

Innovazione e sostenibilità, il programma di Governo targato Mario Draghi

Dopo il primo giro di consultazioni, nel secondo Mario Draghi ha cominciato a illustrare i punti cardine del suo programma, il quale poggerà sul Recovery plan, il piano per spendere i 209 miliardi che l’Europa ha destinato all’Italia.

Al centro del testo che il governo Draghi manderà a Bruxelles ci saranno quindi le riforme della pubblica amministrazione, della giustizia e del fisco. Riforme e rilancio degli investimenti daranno la spinta necessaria alla crescita con due fattori: la coesione sociale e l’attenzione all’ambiente.

In tutto questo, a gran voce è arrivato l’appello dell’ANGI - Associazione Nazionale Giovani Innovatori che, come punto di riferimento italiano sull’innovazione e tra le maggiori realtà rappresentative dell’ecosistema italiano, mira a mettere al centro dell’agenda il tema della trasformazione tecnologica digitale e delle giovani generazioni. Linee guide presentate nei giorni scorsi anche alle audizioni promosse dalle commissioni parlamentari di Camera e Senato dove ANGI ha illustrato le sue linee programmatiche sul fronte recovery plan.

In merito al dettaglio del programma targato Draghi, sul fronte Recovery plan con il quale il governo chiederà a Bruxelles i 209 miliardi a disposizione dell’Italia, verrà riscritto rispetto alla bozza Conte. Si tratterà di un documento più concentrato sulle riforme. In particolare: pubblica amministrazione snella e digitalizzata; giustizia efficiente e veloce; fisco equo e attento alla promozione degli investimenti. Nel piano priorità alla scuola e ai giovani, l’educazione, del resto, è uno dei fattori chiave per un percorso di crescita e di sviluppo.

Sul fronte della politica estera del nascente governo, Mario Draghi punta ad una visione europeista e atlantista. Obiettivo giocare un ruolo attivo per il bilancio comune dell’Unione e il completamento politico dell’integrazione economica e monetaria, con l’ambizione di fare dell’Europa, in alleanza con gli Stati Uniti, un protagonista sullo scacchiere mondiale.

In aggiunta il programma punta a risollevare le imprese e l’occupazione.  Non più quindi sussidi a pioggia, ma selettivi, per garantire la sopravvivenza delle imprese che potranno così trovare nuovi spazi di mercato. Si punta poi a rilanciare i cantieri, le grandi opere e le infrastrutture. La scelta di Draghi sarà sia di riattivare i cantieri fermi, sia di innescare piccole e medie opere destinate a comparti come il turismo che da tempo chiede infrastrutture a supporto delle proprie attività.

Infine, sull’emergenza sanitaria, priorità al piano vaccinale, condizione indispensabili per traghettare il Paese fuori dalla crisi sanitaria ed economica. L’obiettivo è raggiungere l’immunità di gregge nell’arco dei prossimi mesi, un intento che secondo Draghi potrà essere centrato rafforzando il presidio sull’approvvigionamento dei vaccini e sulla logistica per distribuirli nel modo più efficiente.

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