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Giovedì, 1 Giugno 2023
Digital Italia

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A cura di Gabriele Ferrieri

Approvato il Recovery Plan: tutte le misure a sostegno delle startup e dell’innovazione digitale

Con la stesura del nuovo Recovery plan di Mario Draghi e Daniele Franco, sono state individuate le nuove linee guida per la spesa dei circa 209 miliardi dei fondi europei destinati all’Italia per il rilancio. Trasferimento tecnologico e digitale sono un comune denominatore del nuovo piano, con particolare attenzione all’accelerazione dei processi di innovazione digitale legati a una maggiore competitività a livello internazionale.

Inserito all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il Recovery Plan o Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza (PNRR) prevede 191, 5 miliardi di euro di investimenti finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilenza, mentre ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziamento attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio.

Il programma prevede importanti riforme che riguardano la pubblica amministrazione, la giustizia, la semplificazione normativa e la concorrenza. Principali beneficiari sono le donne, i giovani e il Mezzogiorno con lo scopo di ridurre i divari territoriali e favorire l’inclusione.

Unito al discorso della presidenza italiana del G20, l’impegno è quello di liberare le potenzialità della digital transformation, anche come motore di ripresa, stimolando la domanda di prodotti e servizi digitali da parte di clienti e aziende, valorizzando l’attuale offerta digitale sia a livello pubblico che privato e consolidare gli abilitatori digitali e tecnologici.

L’Italia deve valorizzare al meglio le proprie eccellenze e costruire un percorso positivo di rilancio economico e sociale a livello internazionale. È fondamentale, pertanto, un importante dialogo pubblico privato e soprattutto si auspica una forte mediazione con le Istituzioni, che possa da un lato valorizzare il made in Italy e allo stesso tempo consentire all’Italia di posizionarsi tra le maggiori potenze mondiali. Su questo importante l’appello dell’ANGI - Associazione Nazionale Giovani Innovatori che, come punto di riferimento dell’innovazione in Italia, ha presentato nei giorni alle istituzioni il suo Manifesto per la Next Generation Eu come contributo di tutti i giovani innovatori italiani.

Per avviare pertanto un processo di accelerazione legata al digitale, sarebbe necessario una riorganizzazione complessiva della struttura amministrativa nazionale delle politiche dell’innovazione, garantendo una struttura amministrativa autonoma con il compito di affrontare in maniera organica le tematiche relative alla promozione delle politiche nazionali, concernenti l’uso di nuove tecnologie e, in particolare, di quelle dell’informazione e della comunicazione, necessarie a realizzare la modernizzazione del Paese, con riferimento, fra l’altro, all’economia, alle infrastrutture immateriali, alla pubblica amministrazione e all’inclusione digitale, nonché con compiti di indirizzo e di controllo sull’attuazione delle politiche stesse.

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