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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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A cura di Gabriele Ferrieri

Sviluppo, Roma Expo 2030: grande opportunità per l’Italia all’insegna dell’innovazione

A circa un mese dalla chiusura delle candidature, prevista per il 29 ottobre, il premier Mario Draghi lancia la corsa di Roma per ospitare l'Expo 2030. Dopo l'edizione del 2015 a Milano, l'Italia ritenta la carta dell'esposizione universale, stavolta nella Capitale. Due, al momento, le concorrenti: Mosca per la Russia e Busan per la Corea del Sud. 45 miliardi di euro il potenziale impatto complessivo sulla città di Roma, se riuscirà a ospitare l’evento. Questa è la prima stima realizzata dal comitato promotore con alcuni economisti dell’università Luiss sullo sbarco dell’Esposizione universale nella Capitale.

Draghi ha inviato una lettera ai candidati sindaco della Capitale, dove il 3 e 4 ottobre si vota per il rinnovo dell'amministrazione comunale, per notificargli la scelta del Governo. «Si tratta senz'altro di una grande opportunità per lo sviluppo della città», scrive il premier. Draghi ringrazia i contendenti «per la dimostrazione di unità a favore della nostra Capitale».

Indipendentemente da quello che deciderà il Bie (il Bureau International des Expositions) nel 2023, per Roma capitale si aprono importanti scenari: dai fondi con il Pnrr alle risorse per il Giubileo del 2025 e quelli del Bimillenario della Croce del 2033, sulla Città eterna si prevedono disponibilità pari ad almeno 15 miliardi per costruire o ricostruire strade, metropolitane, linee tramviarie, centri direzionali e autostrade digitali già in parte previsti o finanziati. E con Roma Expo 2030 la Capitale potrebbe avere un volto nuovo: sarà una città policentrica. Non a caso il tema scelto per Roma Expo 2030 è la “città orizzontale: rigenerazione urbana e società civile”.

In questa visione, a gran voce arriva l’appello dell’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori che, come punto di riferimento dell’innovazione in Italia, ha evidenziato l’importanza di un maggiore dialogo tra istituzioni e società civile, al fine di facilitare l’individuazione di progetti ad alto valore tecnologico che possano portare un contributo importante al percorso di ripresa e sviluppo per Roma Capitale, unito ad una collaborazione con gli attori locali e regionali.

L’innovazione digitale, i progetti dal mondo startup e la partecipazione del mondo giovanile dovranno essere necessariamente gli anelli di congiuntura per un disegno così grande ed ambizioso, in cui l’Italia potrà avere l’occasione di mostrare sullo scenario internazionale, il valore delle sue imprese e il talento delle sue nuove generazioni. Appello dell’ANGI destinato al presidente Draghi e al futuro sindaco di Roma (Gualtieri, Michetti, Raggi, Calenda) che si auspica possa essere positivamente raccolto.

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