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Venerdì, 29 Marzo 2024
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A cura di Gabriele Ferrieri

Trasporti e sostenibilità: green e blue economy per la ripartenza del settore

Il settore della logistica ha consentito al Paese intero di essere resiliente, rispetto ad una crisi senza precedenti, ma ora si tratta di innovare e rafforzare il comparto, anche orientandolo sempre di più in un'ottica di sostenibilità ambientale e di sicurezza, con le risorse del Pnrr e del Fondo complementare che sono orientate anche in questa direzione, unite ad un dialogo con le Regioni su come ripartire questi fondi, specialmente orientati alle ferrovie, alla logistica, ai porti. Questo il messaggio del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini che fa luce sul programma per valorizzare il settore del trasporto e logistica all’insegna della sostenibilità.

Sicuramente una grande opportunità per l’Italia che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica in un percorso virtuoso di transizione energetica, ambientale e digitale che diventi sempre più centrale anche per il trasporto e la logistica, a favore dei quali sono stati stanziati oltre 30 miliardi per il potenziamento e l'ammodernamento della rete ferroviaria, della sicurezza stradale, dei porti, dell'intermodalità e della logistica integrata. Molte le idee e le proposte al vaglio, tra cui rendere strutturali le misure incentivanti Marebonus e Ferrobonus, che rappresentano una best practice italiana a livello europeo, di cui si auspica un aumento delle risorse attraverso uno stanziamento di 100 milioni all'anno per ciascuna misura.

Un’opportunità anche per sostenere le periferie collinari ai fini di una maggiore valorizzazione delle aree verdi e sul fronte tutela dell’ambiente con l’obiettivo di rendere le città plastic free. Punti chiave per molte città del sud, ad esempio, saranno turismo sostenibile e smart city. Un mezzogiorno che ha necessariamente bisogno di infrastrutture, di colmare l’unico grande gap che lo separa realmente dalle regioni del Nord Italia, un gap di natura logistica, per il quale senza infrastrutture non può esserci mobilità sostenibile.

A sostenere il dibattito e il confronto sul tema , di particolare rilievo il contributo dell’ANGI – Associazione Nazionale Giovani innovatori, punto di riferimento dell’innovazione in Italia e tra le realtà più rappresentative dell’ecosistema paese che, nelle sue ultime iniziative istituzionali sia con la Presidenza del Consiglio che con i diversi dicasteri di competenza, ha evidenziato la necessità di una riorganizzazione complessiva della struttura amministrativa nazionale delle politiche dell’innovazione, evidenziando le sue proposte nel Manifesto per la Next Generation a sostegno del rilancio economico e sociale italiano.

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