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Giovedì, 25 Aprile 2024
Famiglia creativa

Famiglia creativa

A cura di Orione Lambri

300 Russiani

Più di 300. Il nostro fondamentale Nucleo volontari protezione civile Russi.  

Convoglio della Regione Piemonte con 55 persone.

Una marea di volontari.

Puliremo, ripartiremo. Con dignità, con orgoglio.

Nel disastro, meraviglia...

Valentina Palli è la Sindaca di Russi in provincia di Ravenna, poco più di diecimila anime sparse per il borgo e le frazioni: 300 e passa volontari per andare a spalare del fango è come se a Roma se ne presentassero 90000.

Andare in giro con la pala, in questi giorni, è un balsamo tonificante per superare il trauma dell'impotenza.

In mezzo alla marea di chiacchiere, scie chimiche, complotti e soprattutto davanti al fiume in piena di pioggia, acqua e fango che in una settimana ha fatto esondare tutti i fiumi da Bologna a Pesaro e lasciato persone e imprese senza casa né capanna, bisognava fare qualcosa.

Così, anche prima che il maledetto meteo ci desse tregua, siamo partiti pala in resta per andare ad aiutare chi se l'è vista più brutta di noi.

Ora dopo ora c'era sempre più gente, con stivali e sorriso, a sbadilare fango e traslocare letti e cucine fradice, ad ascoltare persone che avevano bisogno di parlare, ad accogliere ringraziamenti e scansare inviti a cena perché non serve, siamo noi a ringraziare di poter dare una mano.

A Russi c'erano gli angeli del fango, detti anche “chi burdèl de paciùg”, ma anche gli angeli del trattore: ragazzi che rischiavano la pelle sui loro ferri per portare qualcosa da mangiare e salvar la gente, nei giorni dell'alluvione.

C'era la protezione civile del Piemonte che passava con le idrovore, intanto, a succhiare l'acqua che i nuovi scariolanti ci mettevano ore a tamponare e prima c'era stato l'Esercito e i Vigili del Fuoco a salvare anche loro famiglie e animali, nelle campagne piegate da acqua e fango.

E per una volta non c'erano state polemiche politiche, a parte qualche disadattato sui social, su come gestire tutto quel casino, nessuno aveva fatto caso alle prime pagine di giornali talmente disperati da giocare al gioco dello sciacallo con le nostre sfighe o al balletto politico del patriottico governo che, prima o poi, si deciderà a dire e magari fare qualcosa anche lui.

Ciò* burdèl.

Chissenefrega delle chiacchiere, quando hai una pala in mano e la possibilità di aiutare, quando tanta gente è insieme e nessuno domanda niente.

Chissenefrega delle chiacchiere quando la tua Sindaca è diventata madre da tre mesi ma non si risparmia per niente e nessuno, risponde a chiunque su ogni canale social a qualunque ora del giorno e della notte, ad ogni diretta Facebook le aumentano le occhiaie, ma continua a far sentire la sua gente fiera e sicura:

"Oggi la parole orgoglio e dignità richiamano il colore marrone del fango.
Migliaia, il conto preciso lo abbiamo perso, riversati nelle nostre case aziende e campagne a dare una mano, come segni distintivi pala e sorriso.

Rincasiamo i nuclei fragili, le persone che più delle altre hanno avuto bisogno di un posto sicuro e protetto. Abbiamo frutta fresca, la distribuiamo in più punti e passiamo di casa in casa, è succo di vita, frutto della nostra terra. I danni sono tanti ma non quanti i “grazie”.

Nessuno è piegato, hanno tutti la schiena dritta, gli anziani per primi.

Il pensiero è già rivolto alle comunità che hanno avuto più danni di noi, ci diciamo che non li lasceremo soli e così sarà. Ho visto persone piangere: non di disperazione ma di gratitudine.

Questa è la cifra della nostra comunità."

Questa è Russi.

Come tutta la Romagna: decine di migliaia di volontari per farla rinascere ancora più tosta.

Senza fare una piega.

* ”Ciò” è un tipico intercalare romagnolo, intraducibile, simile all'argentino “Che”, soprannome del comandante Ernesto Guevara.

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