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Giovedì, 28 Marzo 2024
Famiglia creativa

Famiglia creativa

A cura di Orione Lambri

Diari dell'Alba

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Mancavano pochi giorni al Natale, stavamo tappati in casa, era ormai sera e faceva un freddo cane. Qualcuno saliva la nostra scala, non poteva che essere un tedesco e infatti un soldato bussò alla porta e ci chiamò per nome.

Il babbo ci fece addossare al muro poi andò ad aprire. Era un giovane sporco, visibilmente stanco, perché si appoggiava al suo fucile, chiese il nome a mio padre, guardò verso di noi, poi si tolse lo zaino dalle spalle, vi frugò dentro e ne trasse una scatola di quelle che usano i militari per le cartucce, la mise tra le mani di mio padre e, battendo i tacchi in segno di saluto, se ne andò.

La scatola fu aperta e, con grande meraviglia, vi trovammo tante piccole razioni di forma raccolte da Gontrano tra i suoi commilitoni. Dal fronte, davanti al pericolo, ci aveva ricordati come solo può fare un figlio.

Aveva pensato al nostro Natale, facendoci sperare in un avvenire di vera fratellanza.

“Babbo, è la cosa più bella che abbiamo scritto...”, mi dice Leonida quasi trasognato. “Forse sì, hai ragione, alla fine siam pur sempre tutti umani...”

Ci abbiamo messo più di quattro anni, ma alla fine abbiamo trascritto tutta la storia del quadernone giallo con le anelle.

Orione dettava e Leonida pigiava i tasti sulla tastiera del mac, chiedeva quello che non capiva e il babbo rispondeva o cercava in Rete, poi redigeva le note in corsivo che punteggiano il racconto della Nonna Alba che quest'anno, il 27 luglio, avrebbe compiuto cento anni tondi.

I Diari sono il racconto in prima persona della vita di Alba Arcelli, tra le due guerre mondiali: contessa, figlia di un nobile decaduto, socialista renitente la tessera del fascio e protagonista di una saga familiare che assomiglia più a un naufragio; un'inviata speciale dal passato che mostra Bologna e l'Italia, la paura e la miseria, le purghe, le botte e gli stratagemmi antifascisti per farla franca, le bombe, i rastrellamenti e la vita da sfollati, la solidarietà, il coraggio e la bellezza cupa e misteriosa degli anni in cui si viveva con la porta aperta, l'attentato a Palazzo D'Accursio, l'8 settembre e la Liberazione.

Cento anni dopo siamo sempre lì: terrorizzabili e sempre pronti a baciare gli stivaloni di turno, in cambio della carezza di una presunta sicurezza.

Il perimetro della nostra libertà dipende sempre da noi.

DIARIO DEI DIARI

Il racconto del libro, della tournée, del rapporto coi lettori, di quello che significa trasmettere la memoria, da oggi in poi è qui, sul nostro blog.

Primo incontro: giovedì 18 maggio, alle 16, anteprima e firmacopie con noialtri autori al Salone del Libro di Torino, presso lo stand CNA.

Il volume è pubblicato da Ventura Edizioni e si può ordinare in anteprima a questo link.

La copertina è stata realizzata da Vanessa Zanzelli, la quarta da Luna Berenice Lambri.

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