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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Famiglia creativa

Famiglia creativa

A cura di Orione Lambri

DIARIO DEI DIARI: DALLE ORIGINI

“Poi fu la volta della casa. Ci fu assegnato un appartamento nelle case degli Umili, così venivano chiamati quei grandi palazzoni posti all’estrema periferia e fabbricati per risanare il centro della città. Così ci trasferimmo di nuovo...
...Un quadrato con cinque palazzoni, con due rampe di scale ognuno, tutto attorno una mura che li univa fra di loro e li separava dall’esterno, nel centro del cortile due grandi lavanderie con battocci per l’acqua e due grosse caldaie a legna. La portineria era formata da una palazzina, ai lati aveva due grandi cancelli che si aprivano in caso di bisogno, sempre nella palazzina nell’interno due scalette di una decina di gradini
portavano alle botteghe, un lattaio e un bottegaio. Per entrare nel cortile si doveva passare attraverso un piccolo portico, che divideva gli uffici con
la casa-abitazione di un fascista borioso, leccapiedi e spia del fiduciario della casa del fascio
della zona.”

Dove un tempo sorgevano i palazzoni degli Umili, in cui viveva la famiglia Arcelli tra le due guerre mondiali, ora c'è la Biblioteca Malservisi: il luogo perfetto per presentare il nostro Diari dell’Alba, ultimo lavoro della collana Etty di Ventura Edizioni dedicata alla memorialistica storica. 

Bologna all'epoca era ancora una città d'acqua, la bisnonna Maria andava a lavare i panni al canale dove ora c'è via Riva di Reno, e piuttosto avventurosa.

Fuori dalle mura era ancora quasi tutta campagna, la notte era buia e gli inverni rigidi, per la gente povera anche possedere una bicicletta costituiva un lusso non indifferente: raggiungere la scuola e il lavoro era ogni giorno un lungo viaggio, che richiedeva sveglia prima dell'alba e grande attenzione, tra canali aperti, animali e soggetti poco raccomandabili.

Passava il “tranvai”, ma anche quello costava caro per chi non poteva permetterselo e solo i più audaci potevano attaccarsi alle maniglie esterne per viaggiare gratis, sfidando le intemperie e i controllori (da qui il detto).

Gli Umili erano un vero e proprio microcosmo, in cui i Diari esplorano le tipologie umane dell'Italia dell'epoca: il bifolco sfigato che diventa fascista per darsi un senso, i resistenti silenziosi, i compagni conformisti, le ragazze indomite, i dubbiosi di buon cuore, un'umanità viva e sfacciata, malinconica ma mai piegata, qualunque fosse la disgrazia in procinto di abbattersi.

La prima presentazione del nostro libro non poteva che essere qui: mercoledì 31 maggio, alle 17:30, con noialtri autori e Daniele Ara, assessore alla scuola del Comune di Bologna (anch'egli originario della zona) alla Biblioteca Malservisi di via Marco Polo 21/13, a Bologna.

 

DIARIO DEI DIARI 

Il racconto del libro, della tournée, del rapporto coi lettori, di quello che significa trasmettere la memoria, lo potete trovare sul blog “Famiglia Creativa” del quotidiano Today:

La copertina è stata realizzata da Vanessa Zanzelli, la quarta da Luna Berenice Lambri.
 

PRE ORDER

Il volume è pre-ordinabile sul sito della casa editrice:

https://www.venturaedizioni.it/prodotto/diari-dellalba-bologna-litalia-e-gli-arcelli-dal-1919-al-1945/

DIARIO DEI DIARI: DALLE ORIGINI

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