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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Ibis Redibis

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A cura di Elisa Piras

L'Italia tra giovani e dinosauri: la vera rivoluzione è andare via?

Ieri nella puntata di 'Servizio Pubblico' è andato in onda un servizio di Giulia Innocenzi in cui intervistava alcuni giovani ragazzi che hanno lasciato l'Italia per cercare un lavoro all’estero. Giovani qualificati, svegli e con brillanti carriere universitarie alle spalle che hanno spiegato come si siano sentiti frustrati dalla situazione lavorativa in Italia, un'interminabile crisi logorante e immobile. Molti penseranno che siano sempre i soliti discorsi, ma per molti giovani è il fulcro di quasi tutte le discussioni, dato che vedono ritardare di anni il loro futuro: tra promesse di carriera, gavette interminabili, lavori che non appagano e stipendi ridicoli.

Su tutti mi ha colpito il discorso di una ragazza che dopo la laurea e vari master non è comunque riuscita a trovare un impiego, o almeno non quello che cercava e per cui aveva studiato, e così ha deciso di andar via. "Dopo la laurea sono rimasta in Italia un anno ed ero veramente infelice - ha dichiarato ai microfoni di Servizio Pubblico - ho avuto un sacco di paranoie e ho pensato anche: sono egoista, me ne sto andando, sto lasciando il mio Paese, io dovrei essere la forza che cambia perchè se non lo fanno le persone giovani come me, chi lo deve fare? Ma alla fine un po' felice lo devo essere anch'Io! Non puoi fare delle cose per il bene di farle, quando poi in realtà non hai la possibilità di muovere uno spillo. Penso che per i prossimi dieci anni tornerò solo in vacanza d’estate, devo essere sincera. Mi piacerebbe tornare ed essere parte del cambiamento, non voglio stare qua ed aspettare che le cose cambino e trovare tutto bello. Però vorrei almeno vedere che c’è la possibilità di cambiare, se c’è la possibilità io tornerei e farei delle rinunce. Sarei disposta anche a guadagnare di meno. Però ci deve essere una possibilità. Da quello che ho visto finora, non c’è".

Difficile cambiare anche solo le virgole a questo discorso. I giovani si sentono sfiniti e privi di ottimismo, molto spesso vengono attaccati per essere qualunquisti e superficiali e per dare le colpe di tutta la situazione alla classe politica. Ma è anche vero che molte decisioni per il futuro, come manovre economiche e decreti, partono da lì. Siamo noi che li votiamo, ma ormai sembra assurdo sperare in una classe politica che ci rappresenti e s'impegni realmente affinché i giovani, appena laureati e in cerca di lavoro, possano sentirsi parte integrante di questo Paese.

Nel film 'La meglio Gioventù' un anziano professore universitario diceva a un giovane studente di medicina (interpretato da Luigi Lo Cascio), dopo avergli messo un 30 nel libretto: "Vada via...Se ne vada dall'Italia. Vada a Londra, a Parigi, vada in America se ha le possibilità, ma lasci questo Paese. L'Italia è un Paese da distruggere: un posto bello e inutile, destinato a morire. Magari ci fosse l’Apocalisse, almeno saremmo tutti costretti a ricostruire. Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri".

L'Italia è un Paese tra giovani che scappano e Dinosauri che restano. Non ci sono risposte sul perchè questi giganti preistorici non si siano ancora estinti, ma ho una domanda: la vera rivoluzione è andare via?

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