L'interesse del Gossip dietro il fenomeno "E sti cazzi"
Arriva arriva, più puntuale e fastidioso del lunedì; più qualunquista e supponente dei radical chic: è il fenomeno “E sti cazzi” utilizzato anche nella versione abbreviata “Estica”, la frase più gettonata e digitata nei commenti sotto gli articoli di gossip e varietà presenti su fanpage , giornali o social network. Matrimonio di Belen? Corona al gabbio? Canalis e Capatonda mano nella mano? Sara Tommasi incinta? La risposta di Tizio, Caio e Sempronio è sempre la stessa, un grido unanime: Estica. Poi ovviamente ci sono le varianti dialettali a seconda della regione di provenienza, le abbreviazioni o l’aggiunta di perle moraliste, ad evidenziare la sete culturale che non si riesce a placare a causa della cattiva informazione.
La ruspante iperbole linguistica di origine romana è in assoluto l’espressione più usata dal nord al sud della Penisola per sottolineare con ironia e sarcasmo il totale disinteresse verso una notizia. Il fenomeno, nonostante la sua finalità, è inversamente proporzionale al menefreghismo, ovvero: quanto più una notizia interesserà alla gente, quanto prima arriveranno le 9 lettere. Inutile la retorica spicciola con cui si risponde alle polemiche, ribadendo che la stampa debba trattare anche argomenti più leggeri e che le notizie non riguardano solo crisi, congetture politiche, disoccupazione etc.
Quelle tre parole compariranno ancora prima che tu possa finire di leggere il titolo dell’articolo, imitando le espressioni degli attori che le hanno portate alla storia, come la scena memorabile in cui Paolo Panelli le utilizzò con compassata indifferenza nel film “Grandi Magazzini” per rispondere al figlio (Enrico Montesano) che gli parlava al telefono. Eppure il fenomeno ‘Me ne frego’, così versatile e semanticamente polifunzionale, sembrerebbe quasi una farsa, un moralismo culturale di facciata. Raramente si intravedono commenti così immediati sotto gli articoli che Tizio Caio e Sempronio richiedono di leggere.
Un turpiloquio accettato proprio per il suo significato inverso, quindi le Signore dello spettacolo e la compagnia cantante tirino un sospiro di sollievo, almeno finché l’espressione apparirà sotto gli articoli che le riguardano. L’ipocrisia è vecchia quanto il chiacchiericcio rosa, tutto il resto sembra davvero essere noia, anzi no “E sti cazzi”. Purtroppo.