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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Le affinità elettive

Le affinità elettive

A cura di Annalisa Terranova

A Gubbio pensando al Graal, agli erbari e alle spezie medievali

Tra tanti festival dedicati alla letteratura, al cinema, alla scienza, alla filosofia, alla mente e persino alla follia non poteva mancare un appuntamento dedicato al Medioevo. Lo ospiterà Gubbio, dal 29 settembre al 4 ottobre. La location non poteva essere più azzeccata: Gubbio ha infatti mantenuto nei secoli integro l’aspetto medievale tanto nella struttura degli edifici quanto nell’impianto delle strade. Il Festival del Medioevo ha un programma fittissimo di incontri, percorsi e mostre, tra cui quella dell’editoria specializzata in testi su questo periodo. 

La Fiera del libro medievale (con trenta case editrici presenti e oltre mille titoli esposti) sarà ospitata nella centrale via Baldassini e rappresenta uno degli appuntamenti da non perdere per gli appassionati di un millennio che fu crocevia tra antichità e modernità. Ci saranno medievisti di fama internazionale come Chiara Frugoni, Tullio Gregory e Franco Cardini che assieme ad altri esperti si alterneranno nella sala trecentesca del palazzo Pretorio o nella sala conferenze del convento di San Francesco per parlare del tema conduttore di questa prima edizione del Festival, “Alle radici dell’Europa”. 

Le invasioni barbariche, i Goti, i Longobardi, Carlo Magno, il grande papa Gregorio VII, la vita e i misteri di Matilde di Canossa , le Crociate e il mito eterno del Sacro Graal, San Francesco e l’Umbria del Duecento: tutti argomenti che saranno sottratti per qualche giorno ai luoghi comuni dei libri di testo e spiegati in una nuova luce, quella che proprio nel Medioevo colloca le origini dell’uomo contemporaneo. 

Infatti, spiegava la storica francese Régine Pernoud, l’uomo medievale, sempre oscillante tra il desiderio d’avventura incarnato dal pellegrinaggio e la voglia di radicamento nella comunità di cui faceva parte, esprime l’inquietudine senza tempo che caratterizza l’essere umano a tutte le latitudini

Nel programma del festival, inoltre, ogni giorno un appuntamento ad hoc con un esperto gastronomo, per riscoprire storie e sapori dell’età medievale. Da non perdere infine l’appuntamento con l’Erbario, nella sala capitolare del Chiostro della Pace, dove sarà allestita l’esposizione e vendita di piante officinali, medicamenti naturali, unguenti, tisane e antiche preparazioni erboristiche. Un omaggio a una delle tradizioni più coltivate nel Medioevo, in particolare nei monasteri, veri e propri centri specializzati in “fitoterapia”. 

Ad aprire il festival sarà Franco Cardini e la scelta non poteva essere migliore: proprio questo storico infatti, quando negli anni Ottanta l’Italia visse il fenomeno del revival del Medioevo, diede una sua spiegazione sintetica ed efficace dei motivi che erano alla base di quella riscoperta: è difficile – osservò Cardini – trovare qualcuno che preferisca il mito dell’agente di cambio a quello del cavaliere. E forse proprio su questo hanno scommesso gli organizzatori del Festival del Medioevo. 

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