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Venerdì, 29 Marzo 2024
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A cura di Action Aid

Action Aid con Acqua Chiarella per la tutela del diritto all'istruzione: ancora #DallaParteDeiPiccoli

Continua il sostegno di  Acqua Chiarella alle attività di ActionAid nelle scuole italiane per la tutela del diritto all’istruzione. La partnership, giunta al secondo anno, prevede infatti che, acquistando Acqua Chiarella, tutti possano contribuire a supportare ActionAid nella sua azione in favore degli istituti scolastici italiani.

Dal 2011, ActionAid collabora con scuole primarie e secondarie in tutta Italia, raggiungendo direttamente oltre 43.000 bambini, ragazzi, le loro famiglie e insegnanti. Durante l’ultimo anno scolastico, ActionAid ha proposto attività ludico-ricreative attraverso cinque kit didattici riguardanti tematiche differenti: dal diritto al cibo alla parità di genere, dalla cittadinanza attiva allo sport. Per l’anno scolastico 2016-2017 Chiarella sostiene, in particolare, le attività promosse all’interno degli Istituti di Settimo Milanese e di Porto Mantovano.

Nell’Istituto di Settimo Milanese, sono stati già realizzati alcuni laboratori in occasione del 25 novembre – Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne: 69 alunni di tre classi quinte del plesso di Seguro sono stati sensibilizzati sul tema del contrasto agli stereotipi di genere e alla violenza sulle donne attraverso le attività previste dal kit didattico di ActionAid “Nei panni dell’altra”, che offre spunti di lavoro e di riflessione utili a contrastare i meccanismi che possono dare origine a fenomeni di bullismo o di violenza di genere, favorendo l’accettazione delle diversità e l’integrazione. Sempre a Settimo Milanese, 180 alunni delle classi quarta e quinta del plesso delle primarie saranno progressivamente coinvolti nel laboratorio “Se fossi nato in Etiopia”, che ha l’obiettivo di sollecitare una riflessione sulle diversità di approccio nei vari Paesi al tema dell’alimentazione sostenibile e sulle modalità progettuali utili per sconfiggere la fame nel mondo. Gli alunni saranno protagonisti di un “viaggio immaginario” in Etiopia, in compagnia di Abebech, una bambina di 10 anni che cambia le abitudini alimentari del suo villaggio, coinvolgendo i vari attori operanti sul territorio: dal Consiglio degli anziani agli altri bambini, dall’insegnante alla sua famiglia. Nel corso della storia, momenti di racconto e riflessione si alternano a momenti di gioco e attività. I bambini, ad esempio, sperimenteranno cosa significa trasportare alcune taniche di acqua per lunghi percorsi; capiranno la provenienza di alcuni semi e come crescono alcuni vegetali; si confronteranno con le modalità di partecipazione e di decisione che caratterizzano un villaggio in Etiopia; si interrogheranno sul tema del diritto al cibo e rifletteranno sulle possibili interazioni che possono esserci tra il proprio modo di alimentarsi e quello del resto del mondo.

“Se fossi nato in Etiopia” verrà proposto anche nel plesso di “Sant’Antonio” dell’Istituto Comprensivo di Porto Mantovano durante l’annuale “Festa di primavera”. I 330 alunni della scuola primaria saranno inoltre coinvolti durante l’anno scolastico nel percorso “Io mangio tutto. No al cibo nella spazzatura”, che mira a sensibilizzare i bambini sul tema dello  spreco alimentare e sul diritto al cibo, sviluppando buone pratiche da portare avanti a scuola e in famiglia. Le attività saranno tarate sull’età dei bambini partecipanti e andranno dal grande “Gioco dell’oca”, per riflettere su alimentazione sostenibile e sprechi, al “Gioco dei cappellini da chef”, per sottolineare l’importanza della stagionalità di frutta e verdura, passando per la “Caccia al tesoro sul diritto al cibo”, per sperimentare attraverso delle prove aspetti quali la sostenibilità ambientale e le emergenze che mettono a repentaglio la sicurezza alimentare.

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