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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A cura di Action Aid

L’Aquila: fra i banchi di scuola c’è anche Stefania Rocca

Tre città, tre scuole, un solo obiettivo: formare i cittadini di domani per costruire un Paese migliore. E’ questa la visione de “L’Italia del futuro”, la campagna lanciata da ActionAid in occasione della riapertura delle scuole. Attraverso una donazione di 65 centesimi al giorno sarà possibile sostenere attività e servizi scolastici  in tre scuole di Reggio Calabria, Napoli e L’Aquila, città nelle quali ActionAid opera quotidianamente per contrastare ingiustizia ed esclusione sociale.

L’Istituto comprensivo G. Rodari, è la scuola de L’Aquila scelta per partecipare al progetto. In questa città, sono diverse le famiglie che hanno problemi nel garantire ai figli non solo attività aggiuntive quanto importanti per lo sviluppo di una persona come lo sport, la musica e le gite, ma anche servizi essenziali quali la mensa o il trasporto scolastico. Per venire incontro a queste difficoltà, attraverso “L’Italia del futuro” ActionAid coprirà il 50% dei costi di mensa per dieci famiglie, i costi di trasporto per altre dieci famiglie, oltre a fornire ad altri dieci nuclei percorsi di alfabetizzazione finanziaria per comprendere e analizzare la modulistica scolastica, comunale e del settore pubblico in generale.

L’attività di ActionAid sul territorio aquilano si concentra, inoltre, sulle problematiche legate alla ricostruzione, in particolare delle strutture scolastiche: sono circa sei mila i ragazzi che per il sesto anno consecutivo non potranno seguire le lezioni in delle scuole “vere” ma nei MUSP, i moduli ad uso scolastico provvisorio, predisposti nel 2009 a seguito del terremoto,  per rispondere all’emergenza e permettere a ragazze e ragazzi di tornare immediatamente fra i banchi di scuola, nonostante la tragedia che aveva sconvolto il territorio aquilano e l’Italia intera. Da provvisori, i moduli stanno diventando sempre più drammaticamente “permanenti” e già da due anni si riscontrano alcuni problemi legati, ad esempio, al riscaldamento e alle infiltrazioni. Attraverso l’appello #matteofaiscuola, ActionAid si è resa promotrice di una ferma richiesta all’esecutivo Renzi per un piano strategico che legittimi l’utilizzo dei 37 milioni di euro stanziati, ma fermi, per la ricostruzione delle scuole aquilane, dando avvio ai bandi di gara, alla scrittura dei capitolati e all’affidamento dei lavori.

Spiega Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid:

A pochi giorni dal suono della prima campanella, tutti parlano di scuola, mentre ActionAid ha deciso di agire, sostenendo alcuni istituti scolastici a L’Aquila, a Reggio Calabria e a Napoli in quartieri problematici: perché crediamo che  la scuola non sia solo un edificio, ma un luogo di cittadinanza attiva e di partecipazione. Una scuola che lavora bene è quella in cui i bambini, oltre alla didattica, hanno l’opportunità di diventare parte attiva nella costruzione del proprio futuro, alimentando costantemente una coscienza critica così come la propria responsabilità civica. Solo in questo modo potranno farsi promotori di richieste specifiche e proposte mirate alle Istituzioni, sulla base di una consapevolezza del proprio ruolo attiva nella società.


Accanto ai bambini dell’Istituto Rodari, è scesa in campo l’attrice Stefania Rocca che, il 6 settembre, ha tenuto il primo di una serie di laboratori sul linguaggio cinematografico, letterario e teatrale che si svolgeranno nel corso dell’anno scolastico 2014/2015 e che prevedranno diverse visite dell’attrice italiana alla scuola aquilana. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione dei bambini il linguaggio video e teatrale per raccontare e raccontarsi, condividendo esperienze, emozioni, idee. Insieme agli alunni di una classe quinta, Stefania Rocca ha realizzato un cortometraggio sui temi della cultura e dell’istruzione, intesi come strumenti per farci diventare persone migliori e cittadini consapevoli.

Il corto, girato nel centro storico de L’Aquila, fra ponteggi e macerie, ha permesso di rianimare per qualche ora quelle vie ancora troppo spesso deserte. E chissà che le risate e le voci di quei bambini risuonate in nella piazza, non possano risvegliare chi vuole che questa città rimanga ancora dormiente.

 

La visita di Stefania Rocca tra i banchi de L'Aquila | Foto di ActionAid

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