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Venerdì, 29 Marzo 2024
LibeRIscatti

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A cura di Action Aid

La carica dei 40

Tutti noi nella vita di ogni giorno facciamo delle scelte. Alcune sono molto semplici, altre ci possono toccare nel profondo perché riguardano i nostri sentimenti e i valori più profondi. Ad esempio, davanti alle ingiustizie e alla negazione dei diritti fondamentali ciascuno di noi può fare qualcosa. E senza necessariamente essere un ironman o una ironwoman.

Nel bel mezzo del Salento c’è un paese piccolo di circa 3.000 abitanti. Ai più forse è sconosciuto ma non per noi di ActionAid. Qui, a Caprarica di Lecce, un gruppo di ragazzini negli ultimi anni ci ha dimostrato che sognare è possibile e che insieme si può fare qualcosa di grande.

Lo sa bene Francesco, che con questa idea nella testa ci è cresciuto e da oltre dieci anni tiene fede a questo progetto. Tutto è iniziato quando, insieme ai suoi amici, ha deciso di sostenere un bambino a distanza. Ma questo non gli bastava. Oggi, quegli amici ormai ventenni sono i quaranta componenti del Gruppo locale di Caprarica di Lecce: sono un gruppo energico e compatto che accoglie chiunque abbia voglia di fare, e così facendo si rinnova continuamente, diventando sempre di più il polo delle attività giovanili del paese. Il tutto sotto la direzione di Francesco.

Il gruppo resiste stabilmente alla crescita dei suoi componenti: come tutti i ragazzi sopra i vent’anni i suoi membri partono, si trasferiscono, studiano, si laureano, si sposano, iniziano a lavorare. Si cresce, ma si cresce insieme, senza mai perdersi.
Francesco non rinuncia a nulla: non alla passione per la lettura, non allo studio, non al calcetto con gli amici il pomeriggio. È stato anche consigliere comunale, offrendo al suo gruppo opportunità in più per l’organizzazione degli eventi e l’integrazione delle attività ActionAid con quelle promosse dal comune stesso. E di eventi per ActionAid ne organizzano tanti: una commedia teatrale può diventare la scusa per far conoscere l’organizzazione e avvicinare nuove persone; una biciclettata per parlare di biocarburanti e diritto al cibo; la Festa te la Uliata, ormai alla quindicesima edizione, che attira oltre 20.000 persone per assaggiare prodotti locali e sostenere ActionAid.

Francesco non parla di come essere un attivista lo abbia cambiato, ma di come essere un attivista lo abbia fatto crescere. Di come ActionAid gli abbia insegnato a pensare con la propria testa, gli abbia dato la sicurezza per parlare in pubblico. Gli abbia fatto capire che se qualcosa va male, bisogna solo rimboccarsi le maniche e riprovare.

In tutta Italia sono 300 gli attivisti che come Francesco si impegnano nel loro tempo libero per diffondere e raccontare la missione di ActionAid. Non supereroi ma persone che credono in un futuro migliore, sentono il bisogno di cambiamento e dedicano il proprio tempo per realizzarlo.

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