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Martedì, 23 Aprile 2024
LibeRIscatti

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A cura di Action Aid

Sconfiggere l’esclusione sociale è un “Lavoro di Squadra”

Dodici ragazzi che si allenano con costanza in un centro sportivo di Milano. Non è la trama di un nuovo reality show ma il cuore del progetto “Lavoro di squadra”,  il percorso di educazione al lavoro di ActionAid e Fondazione Milan, realizzato in partnership con AXA Cuori in Azione, in collaborazione con Fondazione Adecco per le Pari Opportunità.

Il programma si rivolge ai giovani NEET (Not in Education, Employment or Training) tra i 15 e i 24 anni esclusi dal mondo della scuola e del lavoro, residenti nella Zona Milano Gratosoglio (Zona 5). Fondazione Adecco aiuterà questi ragazzi a individuare un proprio progetto professionale e formativo attraverso colloqui individuali, di gruppo e attività sportive, partendo dai bisogni e dalle risorse di ciascun partecipante.

Secondo l’Università Cattolica di Milano, in Italia i Neet sono 2,4 milioni e costituiscono circa il 26% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, una quota di ben 9 punti superiore alla media dell’Unione Europea (17%). ActionAid e Fondazione Milan hanno deciso di aiutare questi ragazzi a riscoprire i propri talenti e le proprie passioni, indirizzandoli alla ricerca di un nuovo percorso lavorativo, professionale e di studio che possa rispondere alle proprie esigenze. Il tutto, attraverso una variegata proposta di attività, che va dagli allenamenti di calcio o di pallavolo agli incontri motivazionali individuali e di gruppo.

Il primo ciclo di “Lavoro di squadra” si è svolto da marzo a settembre dell’anno appena concluso. Al termine del progetto, tutti i partecipanti avevano aggiornato il proprio cv, creato dei profili sui portali di ricerca di lavoro e si erano iscritti ad un Centro per l’Impiego. Alcuni hanno trovato lavoro mentre altri sono tornati a studiare. L’obiettivo del progetto è infatti quello di restituire ai partecipanti la fiducia in se stessi e nei proprio sogni, in modo da spingerli ad intraprendere tutte quelle azioni che possano condurli a raggiungere i propri obiettivi professionali. 

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I protagonisti del secondo ciclo del progetto, che si concluderà a febbraio 2016, sono 9 ragazzi e 3 ragazze che partecipano a varie attività: dal calcio, la pallavolo e il basket all’allenamento motivazionale e gli incontri in aula. La componente sportiva è coordinata da Fondazione Milan, presso il Centro Sportivo Vismara, con il coinvolgimento anche delle squadre del settore giovanile del Milan.

Alcuni partecipanti hanno già trovato lavoro e tutti quanti hanno individuato una professione ideale: informatico, pasticciere, psicologo ed estetista, sono alcuni esempi.  

“Da sempre lo sport è una scuola di vita che mira a formare donne e uomini più capaci e consapevoli, attraverso l’insegnamento della disciplina di gruppo, la capacità di affrontare vittorie e sconfitte, la disponibilità ad aiutarsi nei momenti difficili e a rispettarsi con i propri pregi e difetti -  ha dichiarato Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia -  E’ così possibile aiutare concretamente i ragazzi che, per i motivi più diversi, sono scoraggiati e tentati dall’idea di gettare la spugna. Intervenire nel momento giusto può aiutarli a cambiare rotta e a trovare opportunità che non pensavano neanche di avere”.

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