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Venerdì, 29 Marzo 2024
LibeRIscatti

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A cura di Action Aid

Terremoto, con ActionAid la partecipazione è a portata di click: così i cittadini possono inviare segnalzioni

C’erano le ragazze e i ragazzi dell’associazione Chiedi alla polvere/Ask the Dust, insieme all’Associazione Pescara del Tronto, gli attivisti civici della piattaforma TerremotoCentroItalia, ActionAid e soprattutto diversi cittadini interessati a capire come poter fare qualcosa per la ricostruzione della propria città: domenica scorsa si sono ritrovati tutti insieme sotto la tenda mensa di Borgo d’Arquata del Tronto per conoscersi e scoprire come funziona Terremotocentroitalia.info, la piattaforma web nata dall’idea di un gruppo di esperti informatici, con l’obiettivo di creare un luogo telematico dove domanda e offerta di soluzioni si incontrano.

A poche ore dal terremoto, gli ideatori della piattaforma Matteo Tempestini e Matteo Fortini, si sono chiesti come poter essere utili. Sin da subito, è stato chiaro che uno dei veri problemi della gestione post-sisma fosse la comunicazione: occorreva trovare un sistema per razionalizzare il gran numero di informazioni, spesso contrastanti e non verificate, che circolavano online, per poter mettere in piedi una risposta efficace all’emergenza. Per questa ragione, insieme ai tanti hacker civici che si sono aggiunti lungo la strada, hanno ideato questa piattaforma che consente di raccogliere, sistematizzare e dare una risposta alle diverse segnalazioni provenienti dai cittadini.

L'obiettivo di TerremotoCentroItalia è quello di sviluppare un sistema che permetta di aggregare e di filtrare segnalazioni da canali diversi e di tenere traccia dei bisogni sul territorio. Ogni cittadino può inviare una segnalazione in vari modi: collegandosi al sito; interagendo con i canali social di TerremotoCentroItalia (Gruppo Facebook; account Twitter; account Instagram);  attarverso l’app per Android “Terremoto Centro Italia” e il Bot Telegram per tutti gli altri software mobile. E’ stata presentata anche l’app Mapillary che consente di fotografare e geolocalizzare il proprio territorio, permettendo di costruire percorsi fotografici di una stessa area nel tempo: in questo modo, ad esempio, sarà possibile monitorare la ricostruzione di case ed edifici e certificare eventuali ritardi negli interventi.

Dietro a questo sistema, ci sono un centinaio di persone che, come una vera e propria redazione, analizzano e catalogano le segnalazioni per garantire un flusso costante e corretto di informazioni. Sono le persone, infatti, a dare un valore aggiunto agli strumenti che la tecnologia mette a disposizione ed è dalle persone, dall’ascolto delle loro esigenze e dalla loro voglia di autodeterminarsi e decidere che muove questo grande esperimento di hacking civico. Attraverso questi strumenti, i cittadini possono diventare protagonisti della ricostruzione non solo chiedendo alle istituzioni trasparenza e partecipazione, ma realizzandola in prima persona, grazie all’interazione con il sistema.

ActionAid è fra le diverse organizzazioni scese subito in campo dopo il sisma del 24 agosto. In particolare, opera per garantire informazione trasparente, ascolto dei cittadini e partecipazione alla ricostruzione. Per queste ragioni, ha deciso di essere partner di TerremotoCentroItalia e di supportare lo sviluppo della piattaforma, garantendo un collegamento sul campo con le persone che non utilizzano canali digitali, tramite un’unità mobile. ActionAid sta inoltre aiutando da un punto di vista logistico e formativo le ragazze e i ragazzi di Chiedi alla polvere/Ask the dust nella realizzazione del loro progetto narrativo e giornalistico, che mira  non far spegnere i riflettori sul futuro del proprio territorio. Sono previsti, infine, interventi nel settore scolastico ed educativo come l’avvio di attività ricreative e il supporto per i docenti colpiti dal sisma, tramite incontri con insegnanti che hanno già affrontato la stessa situazione.  

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