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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lo sfasciacarrozze

Lo sfasciacarrozze

A cura di Diego Giorgi

Caso Cancellieri: Letta, il Pd e la morale comoda dell'Obbedisco

“Obbedisco”. Mal volentieri, ma obbedisco. Caso Cancellieri. Il Pd c’era arrivato spaccato. Da una parte i lealisti lettiani, i governativi, compatti contro la sfiducia. Dall’altra Renzi, Civati e Cuperlo, i tre che si giocheranno la segreteria nelle primarie dell’8 dicembre. Il futuro, certo. Chi ha vinto? Letta. Ragion di Stato, anzi di Governo. Appunto. Il premier, alla riunione con i parlamentari dem era stato perentorio: se casca la Cancellieri, casco io. La Cancellieri si è salvata, Letta questa mattina ha suonato la campanella che avvia il Consiglio dei ministri.

La prima domanda, a Letta. A che gioco sta giocando, presidente? Se la linea di Epifani è la sua linea, come la sistemerà quando Renzi, da segretario, chiederà la testa della prossima Cancellieri? La seconda, a Renzi, Civati e Cuperlo. Perché fare una mozione di sfiducia interna, formale o dentro i salotti televisivi, se poi tutti e tre vi siete allineati? 

Parliamoci chiaro. La morale, visto che è di morale che si parla, non può far da gregario alle ragioni di Stato (comprese quelle del Colle). La morale è Stato. E se il partito del premier pone una questione morale, il premier può fare solo due cose: o ne prende atto, e invita la Cancellieri a fare un passo indietro; o porta al vaglio dei colleghi parlamentari quella verità insindacabile che faccia pace con la morale. Non pone l’aut-aut: o con me o contro di me. Letta, o la verità o nulla. In assenza dell’Etica questo Paese è sprofondato scandalo dopo scandalo, ultimamente senza indignarsi neppure troppo. Un po’ come quando scoppia qualche conflitto per il mondo. Prima l’edizioni straordinarie, i giornali e telegiornali di guerra. Poi i numeri dei morti dati prima dello sport, o i trafiletti nei quotidiani. Senza Etica, perché un’economia senza etica appassisce, stiamo annaspando più degli altri paesi del blocco occidentale per tirarci fuori dalla crisi economica. Senza le ragioni morali lei ha messo in salvo il governo. "Continuiamo così, facciamoci del male".

Parliamoci chiaro 2, alla seconda. Renzi, Cuperlo e Civati, alla prova dei fatti hanno fatto propaganda. Prima. Poi si sono adeguati alla linea. Scordandosi, anche loro, la lezione: un governo, se accertato, deve cadere per la questione morale. Non può cadere, attenzione, deve cadere se la morale non ha il suo tornaconto. Altro che mozioni, frontiere, battaglie e lotte interne. E rivoluzioni all’orologeria, post 8 dicembre. E per favore, basta sventolare la bandiera dell’unità del partito a rischio. Che volete raccontarci: che il Pd, sfiduciata la Cancellieri, sarebbe imploso. Dopo aver accettato integralmente tutta la linea imposta da Berlusconi sulla condanna Mediaset e relativa decadenza, a questo ritornello non crede più nessuno.

Un Pd che oggi fa il bravo per salvare il salvabile non ha fiato per far correre nessuno. Un Pd, l’altro, che sta a cuccia, è condannato alla politica dei piccoli passi perché fatta da gambe nuove ma già segate.

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