Tappezzeria climatica
Tra le tantissime cose discusse e considerate al recente vertice di Glasgow sull'emergenza climatica forse è passato un po' inosservato anche all'opinione pubblica italiana il Chilometro Verde di Segrate (da non confondere con l'assai più famoso Mago di Segrate interpretato da Diego Abatantuono nel film culto Grand Hotel Excelsior, 1982). Un progetto di «rinaturalizzazione» del tratto di strada Cassanese, da Milano Due alle ex campagne irte di tralicci ai confini con Pioltello noti soprattutto per la misteriosa morte di Giangiacomo Feltrinelli nel 1972. Che nelle orgogliose parole del Sindaco che lo presenta al vertice internazionale si qualifica «non solo per il progetto di riduzione delle emissioni, ma soprattutto per le produzione di ossigeno che prevede; un impegno importante per la difesa del nostro pianeta e per le generazioni future» (dall'intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica). Come si legge nel sito dedicato Segrate City Lab obiettivo della riqualificazione di un chilometro di strada di grande comunicazione intercomunale, oggi asse di connessione tra due fasce di orbitali autostradali metropolitane, è di «Creare connessioni e sinergie tra i quartieri circostanti, ricucire parti del territorio attualmente separate, connettere le aree a verde» e raggiungere questi obiettivi appunto attraverso la materia prima di piante, arbusti, erba, terreno permeabile, utilizzata per ricomporre sostenibilmente una parte di città.
I dettagli del progetto sono ancora da definire visto che si tratta di qualcosa aperto alla partecipazione e ai contributi di esperti e cittadini, ma l'obiettivo comunque è chiarissimo: cancellare la barriera tra due parti dell'abitato costituita dalle corsie di traffico veloce extraurbano, e per così dire metabolizzare al territorio locale e alle sue componenti di spazio aperto l'intero asse di attraversamento. Unendo quindi al taglio di inquinamento ed emissioni costituito dalla rinaturalizzazione quello del Traffic Calming da riduzione drastica del numero di passaggi, velocità, tipo di veicoli. Certamente in linea con quanto si discute in ogni vertice climatico degno di questo nome. Ma se proviamo idealmente a guardare le cose un po' più in prospettiva, compare un aspetto decisamente contrastante. Prima con un'occhiata un po' sopra sempre sul sito Segrate City Lab dove si riportano le premesse al progetto di Chilometro Verde: «Con la realizzazione della Cassanese Bis si procederà a declassare effettivamente il tratto cittadino dell’ex provinciale, attivando quindi misure concrete di ricucitura del tessuto urbano». Poi con uno sguardo alla mappa del tracciato di questa Cassanese Bis, che assume la denominazione di Tangenzialina e definisce un ampio e ben più lungo arco a sud del bypassato e scaricato Chilometro Verde, fino a riagganciare il tracciato originario ai confini comunali orientali.
In tutto e per tutto un tratto autostradale, coi suoi svincoli che sostituiscono gli incroci a livello, che completa la rete della Bre.Be.Mi. e della connessione delle due Tangenziali col sistema regionale e oltre. In pratica quel traffico deviato dal tratto da rinaturalizzare e riconnettere viene parecchio incrementato, oltre che convogliato altrove. Là dove forse si vede meno dal davanzale degli affacci abitati, provoca meno puzza avvertibile e rumori molesti per le zone residenziali, ma quanto a inquinamento ed emissioni non promette nulla di meglio rispetto a quello che oggi intasa le corsie attraverso il centro. E a Glasgow si presenta sostanzialmente solo un pezzo dell'intero progetto, un po' come certi filari di alberi su terrapieno che elegantemente schermano orribili cave di ghiaia senza ovviamente cambiarle in sé di un atomo, solo rendendole un filo più accettabili, occhio non vede cuore non duole. Curioso che nessuno parli mai di quanto paia assai più sostenibile, per non dire meglio onesta e realistica, la soluzione di ricucitura dei tessuti col verde messa in campo e già attuata nel comune confinante di Pioltello e verso cui si convoglia sia il tracciato originario che la nuova Tangenzialina: il ribassamento in trincea coperta (in pratica un tunnel urbano) delle corsie stradali, con la copertura organizzata a parco tra i quartieri e i condotti di aerazione che spuntano come piccoli edifici nell'erba. Forse non piaceva ai paesaggisti, il cui occhio non vuole la sua solita parte, ma pretende proprio tutto.
Riferimenti:
Segrate City Lab – Chilometro Verde
Città di Segrate, Notizie – Dal TAR via libera alla Viabilità Speciale