rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Nel nome del Padre

Nel nome del Padre

A cura di Gloria Callarelli

Brosio difende i veggenti e parla di terrorismo: "Non si prega più"

Capita a volte che le preghiere facciano miracoli. E non è un modo di dire: prendete l’esempio del noto giornalista Paolo Brosio. Chi non conosce la sua storia ormai? Il successo lo stava consumando: troppi eccessi, divertimento sfrenato tra droghe, sesso e discoteche e un lavoro che, senza che nemmeno se ne stesse accorgendo, lo stava logorando. La famiglia era diventata un accessorio. Fede per lui era ormai solo il noto conduttore del tg4. 

FRUTTI DELLA CONVERSIONE. Poi, all’improvviso, la sua vita si trasforma. Ci sono volute le preghiere della mamma “terrena” per far sì che Paolo accettò la chiamata di quella Celeste: e così, il 2 febbraio del 2009, Brosio andò per la prima volta a Medjugorje e di lì la sua vita cambiò per sempre. Come dice lui è “diventato strumento nelle mani della Madonna” per raccontare agli altri la sua conversione, i prodigi del Paesino della Bosnia Erzegovina, i miracoli che accadono. Un mondo che non conosceva e che snobbava e di cui, ora, è diventato un paladino. E i frutti sono stati parecchi: una trasmissione di successo “Viaggio a…”, sei libri pubblicati, tra cui l’ultimo “I misteri di Maria”, testimonianze in tutta Italia, perché tutti vengano a conoscenza del suo cambiamento. E poi, soprattutto, la fondazione dell’associazione Onlus olimpiadi del cuore che gli ha permesso di donare strutture e materiali ai bisognosi, e di realizzare il progetto “Il mattone del cuore” per la costruzione del primo ospedale a Medjugorje.

IL MODERNISMO E IL TERRORISMO. Paolo ci ha rilasciato un’intervista a tutto campo dove ci ha raccontato cos’è per lui Medjugorje, ha difeso i veggenti e ci ha parlato di questi tempi bui che secondo lui, parafrasando le parole della Madonna, sono in mano al “modernismo” che distrae da quelli che sono i veri valori della vita: “Le profezie che ho potuto descrivere anche nel mio ultimo libro ci dicono con chiarezza: attenzione convertitevi! Il problema di oggi, dei tempi e della crisi generale in cui ci troviamo, siamo noi che non preghiamo più e non ci sono più i valori di una volta”. Inutile, quindi, stupirsi del terrorismo e delle tragedie cui ogni giorno assistiamo: “Io dico che Dio è uno, che dobbiamo vivere in pace. Quello del terrorismo è un problema da combattere ma dobbiamo prendere coscienza che in Europa non c’è più fede, come si può pretendere che i musulmani non si facciano avanti?”. Sui veggenti, infine, chiude: "Su di loro troppa demagogia. Quando sento dire ad esempio che speculano sulle apparizioni mi chiedo: qualche lavoro per mantenere le loro famiglie dovranno pur farlo queste persone. O no?".

Si parla di

Brosio difende i veggenti e parla di terrorismo: "Non si prega più"

Today è in caricamento