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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A cura di Nicola Clemente

Il Sistri e l'angoscioso problema della tracciabilità dei rifiuti in Italia

Anche il governo è stato costretto ad ammettere ufficialmente le difficoltà che attanagliano in realtà da tempo il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, molto criticato anche dalle associazioni di categoria che lamentano la scarsa chiarezza delle norme che lo regolano e i continui cambiamenti normativi che modificano i meccanismi obbligatori che produttori, trasportatori e siti di smaltimento rifiuti devono rispettare.

L'ultima e più recente polemica sul Sistri è stata pronunciata da Daniele Vaccarino, presidente del Cna, che ha scritto al ministro dell'Ambiente Galletti: "Ministro, mi preme portare alla sua attenzione le preoccupazioni che ancora pesano sul mondo delle imprese riguardo al Sistri.

Avevamo salutato favorevolmente il decreto ministeriale approvato lo scorso aprile, che, escludendo i piccoli produttori di rifiuti pericolosi fino a dieci dipendenti, ha dato respiro ad una parte importante delle nostre imprese rispetto alle preoccupanti incertezze e complessità che hanno dovuto gestire in questi anni. Per le altre imprese ancora obbligate al Sistri, però, permangono tutte le criticità fino ad oggi evidenziate. Dopo circa 20 interventi legislativi in 6 anni, le gravi lacune tecniche, procedurali e normative connesse al sistema non sono state superate. Tali premesse richiedono una seria riflessione per dare risposte anche a quelle imprese che continuano a sostenere tutte le complicate, costose ed inefficaci procedure del Sistri. Queste imprese sono da anni in attesa di vedersi concretizzare le promesse di miglioramento del sistema che, ad oggi, sono rimaste assolutamente incompiute.

Perciò siamo rimasti increduli dinanzi alla decisione, concretizzatasi con la recente approvazione in Commissione al Senato, della proroga del contratto con la SELEX fino al 31 dicembre 2015, dichiarato non conforme ad alcun modello normativo da parte dell’Autorità di Vigilanza dei Contratti Pubblici. Pronuncia che si aggiunge alle risultanze della Commissione Parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti conclusasi lo scorso anno ed alle recenti sentenze di condanna in primo grado che hanno interessato alcune persone collegate con la vicenda Sistri. Una decisione inaccettabile, che disattende tutte le promesse di risoluzione delle problematiche del sistema. Tutto ciò premesso, dobbiamo affrontare con urgenza la data del 1° gennaio 2015, che segna il termine della fase cosiddetta di doppio regime e l’entrata in vigore delle sanzioni Sistri.

Se non si interviene per tempo, ai problemi che dovranno affrontare le imprese si aggiungeranno pesanti rischi per l’ambiente: dato che finora la corretta gestione dei rifiuti è stata garantita solo grazie al permanere del regime cartaceo, data l’incapacità del Sistri di garantire concretamente l’obiettivo di tracciabilità dei rifiuti. Il mondo delle piccole imprese si aspetta un segnale chiaro da parte del Ministero. L’unica via percorribile per ridare credibilità all’obiettivo di tracciare efficacemente i rifiuti delle imprese è quella di mantenere l’attuale regime cartaceo e sospendere la piena operatività del Sistri", conclude Vaccarino.

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