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Venerdì, 29 Marzo 2024
Sesso e dintorni, il dottore risponde

Sesso e dintorni, il dottore risponde

A cura di Dottor Andrea Militello

Quando il carcinoma della prostata non risponde alla terapia ormonale

Il cancro alla prostata (PCa) è un grave rischio per la salute per gli uomini anziani in tutto il mondo. Terapie sistemiche esistenti mirano principalmente al recettore degli androgeni (AR). Sebbene i trattamenti siano inizialmente efficaci, la malattia ricorre sempre. Un potenziale meccanismo per il fallimento del trattamento è che il PCa contiene, oltre alle cellule tumorali di tipo luminale AR-positivo, un piccolo componente di cellule neuroendocrine (NE).

La funzione delle cellule NE nel PCa rimane scarsamente compresa e una caratteristica importante di queste cellule è la loro mancanza di espressione di recettore degli androgeni e resistenza alla terapia ormonale. Inoltre, molti pazienti sviluppano il più aggressivo carcinoma neuroendocrino a piccole cellule (SCNC) dopo terapia ormonale. Sebbene questo fenomeno clinico di trasformazione della malattia da adenocarcinoma a SCNC sia ben consolidato, la cellula di origine per SCNC rimane poco chiara. Recentemente, la perdita di funzione di Rb e TP53 e l'amplificazione e sovraespressione di MYCN e di chinasi Aurora A sono state identificate come importanti biomarcatori e potenziali fattori patogeni. 

Bisogna esaminare i risultati di molti studi che utilizzano modelli cellulari e animali, nonché campioni umani che tentano di comprendere i meccanismi molecolari di fallimento del trattamento, progressione della malattia e trasformazione del tumore da adenocarcinoma a SCNC.

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