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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sesso e dintorni, il dottore risponde

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A cura di Dottor Andrea Militello

Prostatite cronica batterica: il batterio è geolocalizzato

Nonostante le conoscenze accumulate, diversi aspetti microbiologici della prostatite batterica cronica (CBP) rimangono incerti. Lo scopo dello studio di Konstantinos Stamatiou (*Urology Department, Tzaneion Hospital, Piraeus, Greece) e colleghi Italiani è stato quello di determinare le caratteristiche microbiologiche sulla nostra popolazione affetta da prostatite batterica cronica.

Si tratta di uno studio retrospettivo che consisteva nell’isolare batteri da urina e/o secrezioni prostatiche o spermiocolture (eiaculato totale) ottenuti da individui con sintomi di prostatite e da pazienti con recidive febbrili daprostatite batterica cronica visitati dal 2009 al 2015. Sono stati raccolti anche dati retrospettivi da un database italiano a centro singolo (anni 2009-2015) per un confronto provvisorio della prevalenza di agenti patogeni tra casi di prostatite batterica cronica valutati in Grecia e in Italia.

Risultati: un totale di 389 isolati batteri ottenuti da pazienti greci e italiani hanno costituito il materiale dello studio. Mentre l'E coli era il patogeno individuale più frequente, le specie Gram positive erano eccessivamente più frequenti di Gram negative. Oltre all'elevata frequenza di E. coli e E. faecalisla somiglianza più notevole tra i database greci e italiani era l'ampia gamma di diverse specie Gram-positive e Gram-negative isolate da pazienti con CBP.

Somiglianze tra banche dati greche e italiane suggeriscono tendenze geografiche nell'epidemiologia della CBP e conferma quanto la maggior parte delle prostatiti croniche batteriche veda partecipare i germi di origine intestinale.
 

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