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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sesso e dintorni, il dottore risponde

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A cura di Dottor Andrea Militello

Clomifene: la molecola che riattiva il testicolo

Ci troviamo spesso a parlare di ipogonadismo, andropausa e bassi livelli di testosterone. E’ un argomento molto vasto e complesso, ma è bene anche conoscere più da vicino ciò che l’andrologo esperto in medicina anti-age e in riproduzione umana potrebbe proporci nel caso di calo di testosterone o ridotta fertilità.

Il clomifene citrato (CC) è un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni che è stato utilizzato per il trattamento dell'ipogonadismo negli uomini dagli anni '70. Agisce centralmente per aumentare la secrezione dell'ormone luteinizzante e dell'ormone follicolo-stimolante, aumentando così la produzione di testosterone. A differenza della terapia sostitutiva con testosterone, CC non sopprime l'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, preservando la produzione di testosterone intratesticolare e la spermatogenesi. Ciò è particolarmente utile nel trattamento di uomini ipogonadici interessati alla fertilità.

Una importante revisione della letteratura pertinente fino a settembre 2018 è stata eseguita tramite PubMed da un importante studio straniero. In questo studio venivano riassunti i dati relativi all'efficacia e alla sicurezza del clomifene quando utilizzato nel contesto dell'ipogonadismo. Sebbene i risultati siano contrastanti, molti studi mostrano che CC riduce i sintomi negli uomini ipogonadici. Gli studi hanno anche dimostrato un miglioramento della funzione erettile e della densità minerale ossea, nonché una riduzione dell'indice di massa corporea.

Ci sono stati pochi studi che hanno indagato i tassi di fertilità negli uomini ipogonadici trattati con CC, ma una metanalisi di questi mostra un miglioramento significativo dei tassi di fertilità.  Diversi studi mostrano un miglioramento dei parametri dello sperma. Pochi studi hanno esaminato gli effetti negativi del farmaco. I rapporti includono mal di testa, vertigini, ginecomastia e esacerbazione di malattie psichiatriche. Nonostante questi rapporti, il CC è generalmente considerato sicuro e ben tollerato.

Il clomifene rimane quindi una molecola sicura ed efficace e dovrebbe rimanere nell'armamentario di urologi e andrologi che trattano uomini ipogonadici, specialmente uomini interessati alla conservazione della fertilità.

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