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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Sesso e dintorni, il dottore risponde

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A cura di Dottor Andrea Militello

Disfunzione erettile, quali sono gli esami necessari per diagnosticarla

Una delle domande più frequenti che vengono poste anche via e-mail è quella da parte del paziente affetto da disfunzione erettile che vuole sapere quali possono essere gli esami utili da portare in sede di prima visita. Innanzitutto dobbiamo considerare che non esiste una prescrizione standard perché anche le richieste di eventuali test diagnostici saranno plasmate in base alla tipologia di disfunzione che il paziente presenta.

Esami principali che devono essere richiesti

Solitamente la disfunzione erettile su base organica e quindi non psicogena vede al suo insorgere problematiche di tipo metabolico, ormonale, o cardiovascolare. Il percorso diagnostico prevede quindi inizialmente l’esecuzione di alcuni esami ormonali che verranno decisi in sede di visita, una visita cardiologica con test da sforzo per sincerarsi dell’integrità dell’apparato cardiovascolare e un test vascolare dei corpi cavernosi del pene. Tra questi ultimi ricordiamo l’ecocolordoppler basale e dinamico dei corpi cavernosi o il Rigiscan test notturno, esami di cui parleremo nei prossimi post di questo blog.

Gli esami sono dispensati dal sistema sanitario nazionale?

L’ecocolordoppler basale e dinamico si può effettuare anche in strutture selezionate in regime di convenzione, ma consideriamo sempre la necessità di un ambiente protetto e con molta privacy vista la delicatezza dell’esame. Il Rigiscan test notturno invece viene eseguito solamente a regime privato. I test ormonali o metabolici che consistono essenzialmente in un prelievo ematico possono essere eseguiti tranquillamente in regime di convenzione.

Sono esami fastidiosi e dolorosi? Il Rigiscan test notturno assolutamente no, perché è un esame che valuta le erezioni notturne attraverso due sensori applicati sul pene, l’ecocolordoppler basale e dinamico dei corpi cavernosi richiede invece l’induzione di una vasodilatazione attraverso una micro puntura di una molecola chiamata prostaglandina. L’iniezione non è assolutamente fastidiosa poiché l'ago è molto piccolo. Nei prossimi post svilupperemo volta per volta nel dettaglio tutti gli aspetti diagnostici e terapeutici o le curiosità riguardanti l’urologia e l'andrologia. 
 

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