Orgasmo maschile, quando non arriva o arriva troppo tardi
La parola orgasmo è una parola presente in tutte le culture. Il termine evoca una fortissima emozione che possiamo paragonare a una scarica di energia cui consegue un profondo e benefico stato di rilassamento. L’orgasmo infatti viene raggiunto proprio al culmine dell’eccitazione e, per motivi ormonali, spegne momentaneamente il desiderio. È normalmente seguito, specialmente nell’uomo, da una pausa in cui vi è una ridotta sensibilità erotica e che viene chiamata periodo refrattario. Durante l’orgasmo vi è un raggiungimento di un picco di piacere sia mentale che fisico che è rappresentato fisiologicamente da ritmiche contrazioni dei muscoli del perineo. Le sensazioni che si avvertono sia a livello fisico e mentale ne fanno un’esperienza gratificante e unica.
Quando l'orgasmo non viene raggiunto
Ci sono casi in cui l’orgasmo maschile, malgrado la presenza di stimoli sessuali e una buona erezione, non viene raggiunto. In questi casi l’uomo pur provando il desiderio e l’urgenza della scarica orgasmica non riesce a provocarla, ad innescare il riflesso; questa situazione prende il nome di anorgasmia e il più delle volte si manifesta durante il rapporto ma non durante la masturbazione. Chiaramente questa situazione crea frustrazione e ansia da prestazione. L’ansia da prestazione a sua volta amplifica il problema facendo sì che il problema stesso diventi più ricorrente e non solo occasionale.
L'anorgasmia può essere così classificata:
- Primitiva. E' il caso di chi non ha mai raggiunto l'orgasmo.
- Acquisita. Se si è sviluppata in un successivo momento della vita sessuale dell’uomo.
- Generalizzata, Quando si manifesta con tutte le partner.
- Situazionale. Se l’anorgasmia si presenta solamente con determinate partner.
Le cause dell’assenza di orgasmo possono essere:
- Malattie cardiovascolari
- Ridotta attività della ghiandola ipofisaria
- Problematiche neurologiche
- Utilizzo di farmaci antidepressivi
- Utilizzo di farmaci neurolettici
- Utilizzo di ipnotici , anfetamine e cocaina
Tra le cause psicologiche possono giocare un ruolo diversi fattori:
- Un’educazione familiare religiosa troppo rigida e sessuofobica
- Un desiderio di avere performance importanti allungando quindi intenzionalmente il riflesso eiaculatorio
- Programmazione di una gravidanza, dove può sopraggiunge un’ansia prestazionale
- Inadeguata eccitazione psico fisica
- Traumi psicologici relativi alla sfera sessuale
- Eccessivo controllo
- Problematiche nel rapporto di coppia
- Fobie per il liquido seminale
Per iniziare un trattamento bisogna innanzitutto individuare le cause, che siano di natura organica o psicogena. In un secondo momento se necessario lo specialista può prescrivere eventuali farmaci inibenti il riflesso. Indispensabile la visita andrologica e sessuologica.