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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sesso e dintorni, il dottore risponde

Sesso e dintorni, il dottore risponde

A cura di Dottor Andrea Militello

La sindrome del glande molle e freddo

Il titolo del blog di oggi sembra un po' particolare e fuori dagli schemi, ma così non è . Capita talvolta che il paziente riferisca nel corso di una visita andrologica di avere, sia a riposo che in erezione, la sensazione del glande molle e freddo.

Spesso purtroppo questo paziente viene etichettato come paziente psicogeno che tende a inventarsi i propri disturbi, ma vediamo come invece il più delle volte alla base possano esserci effettivamente delle cause organiche. 

Lesioni neurologiche che vanno a coinvolgere i nervi deputati al corpo spongioso dell'uretra. Questo fenomeno può verificarsi alcune volte dopo un intervento di uretroplastica per stenosi dell’uretra

Problemi arteriosi, in cui una malattia arteriosa occlusiva a livello delle arterie dorsali o spongiose dei corpi cavernosi, crea una ridotta capacità di fornire la sufficiente pressione arteriosa a livello del corpo spongioso che compone appunto il glande, il fenomeno può essere secondario spesso a traumi perineali.

Anche la fibrosi del tessuto erettile del corpo spongioso del glande può essere una delle cause della comparsa di glande molle e freddo , anche questa situazione vede spesso alla base traumi del perineo o post intervento di uretroplastica oppure può essere associata alla posizionamento di una protesi peniena.

Riepilogando quindi le cause associate alla sindrome del glande molle e freddo possono essere lesioni neurologiche, malattie vascolari arteriose traumi perineali morbo di La Peyronie.

Chiaramente il glande molle e freddo oltre a essere una condizione soggettiva è anche una condizione che impedisce la normale penetrazione. 

La diagnosi oggi è spesso immediata, potendo il paziente stesso eseguire delle foto che documentano il problema in condizioni di erezione, mentre un tempo , oggi meno frequentemente, si potevano eseguire esami strumentali come ad esempio la spongiografia.

La terapia ha la finalità di migliorare la congestione del corpo spongioso del glande spesso con l'uso di anelli contenitivi alla base del pene o con l'uso del Vacuum device, utile l'uso dei farmaci inibitori della 5 fosfodiesterasi. Sempre indispensabile che il percorso diagmostico e terapeutico sia fatto con il proprio andrologo di fiducia.

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