Sabato 15 maggio la Cina ha portato a termine un altro strepitoso successo nella sua corsa allo spazio e nella storia dell'esplorazione spaziale. All'una di notte italiana, infatti, il lander che porta il nome del dio del fuoco della mitologia cinese, ha toccato la superficie di Marte nell'immensa pianura Utopia, 2000 km più a nordest di dove si trova Perseverance.

È un grande momento per l'esplorazione spaziale cinese perché questa era la loro prima missione interplanetaria in assoluto, la loro prima sonda a entrare in orbita attorno a un altro pianeta e il primo atterraggio con successo su Marte, club a cui al momento appartengono solo gli Stati Uniti d'America. È un record anche per l'esplorazione spaziale tutta perché Tianwen-1 è la prima missione tripla: orbiter (che rimane in orbita), lander (piattaforma scientifica statica di atterraggio) e rover (che scorrazza per Marte).

Zhurong possiede una suite di sei strumenti con cui studierà la superficie di questo antico bacino d'impatto marziano, uno dei più grandi del sistema solare, e probabilmente quello che rimane del fondale dell'antico oceano marziano.

Il rover inizierà le proprie operazioni il 22 maggio, il 27 le camere del lander e del rover si scatteranno foto reciproche (che sarebbe stato un record assoluto se Ingenuity e Perseverance non l'avessero fatto appena qualche giorno fa) e il 28 comincerà il download dei dati scientifici.

Nonostante le sue discutibili politiche sulla gestione dei propri detriti spaziali, la Cina si conferma come una delle nazioni più avanzate, innovative e ambiziose nell'esplorazione spaziale e nella nuova corsa allo spazio. In due anni è atterrata sulla faccia nascosta della Luna (Chang'e 4), ha riportato a terra dei campioni (Chang'e 5) e ha lanciato il primo modulo di una stazione spaziale tutta sua (Tianhe). E ora è su Marte.

Se solo si riuscisse a non pestarsi i piedi a vicenda a tutti i costi...