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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A cura di Massimiliano Dona

Amazon Prime e Netflix: a cosa bisogna fare attenzione quando si attiva la prova gratuita

Il marketing non ha molta fantasia: lo si desume dal diffondersi di tormentoni che, anche grazie a insistenti campagne televisive, riecheggiano utilizzando un monotono filo conduttore.

Tempo fa osservammo il filone delle pubblicità di auto che “dopo tre anni sei libero di restituirla”! Ma lo spot ometteva di dire quanto il consumatore aveva già speso e soprattutto tassi di interesse davvero inquietanti.

Adesso, la moda è quella della “prova gratuita per un mese” e ne sono protagonisti operatori (generalmente fornitori di servizi) che in questo modo cercano di allettare il pubblico dei consumatori ottenendo l’adesione di un gran numero di clienti, incuriositi di “provare” un servizio innovativo.

Avrete visto la campagna televisiva di Amazon Prime, ad esempio: un abbonamento che consente di far guadagnare un bel po’  al popolare sito di ecommerce cambiando la relazione con il consumatore. Se fino a ieri si poteva andare sul sito Amazon e comprare un oggetto quando ne avevo bisogno, oggi l’operatore propone di pagare circa 20 euro all’anno per avere servizi aggiuntivi, come consegne scontate nella “maggior parte dei comuni italiani”.

La cosa ha insospettito l’Unione Nazionale Consumatori che ha denunciato la campagna pubblicitaria all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha competenza sulle pratiche scorrette. Perché? Semplice: nel servizio Amazon Prime dopo il primo mese di prova scatta automaticamente l’abbonamento: ma questo gli spot non lo dicono chiaramente!

E non è tutto: al termine della promozione sarà il consumatore ad avere l’onere di disattivare l’iscrizione onde evitare il pagamento. Insomma sembrerebbe l’attivazione automatica di un servizio non richiesto che ora sarà l’Autorità Antitrust a dover valutare.

Amazon non è la sola: credo che Netflix (la nuova tv on-demand appena sbarcata dagli Usa) faccia lo stesso. Hanno annunciato l’obbiettivo di fare centinaia di migliaia di utenti da qui a Natale? Certo è facile invitando tutti ad aderire ad una prova gratuita! Ma attenzione, poi il servizio diventa automaticamente a pagamento!

Per segnalazioni o reclami, potete rivolgervi agli sportelli di assistenza dell’Unione Nazionale Consumatori.

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