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Giovedì, 25 Aprile 2024
AAA... acquisti

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A cura di Massimiliano Dona

Bip Mobile e i paradossi del low cost

Il 30 dicembre, proprio alla vigilia di Capodanno, tutti i 220 mila clienti di Bip Mobile (un operatore di telefonia mobile low cost) si sono ritrovati senza linea telefonica perché l'azienda è finita in stato d'insolvenza.

Le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra per trovare una soluzione e fanno pressione sugli operatori tradizionali (che stanno acquisendo i clienti) per evitare che i consumatori coinvolti perdano il credito residuo e, cosa ben più grave, persino il proprio numero telefonico. Tuttavia le risposte delle altre aziende della telefonia (alcune più altre meno) sono state abbastanza freddine e in particolare i due big (Telecom Italia e Vodafone) sembrano non avere alcuna intenzione di accollarsi i debiti di Bip Mobile.

Al di là del contenzioso in atto, cosa insegna questa storia? In termini generali, consiglierei particolare attenzione agli acquisti “low cost”. Oggi l'evoluzione tecnologica consente di smaterializzare alcuni oneri di struttura, ma ciò può rappresentare un rischio per i clienti (per restare alla telefonia, nel nostro Paese sono oltre 30 gli operatori virtuali con quasi 5 milioni di clienti).

Ma non è tutto: tra le lezioni dell'affare Bip Mobile gli utenti della telefonia dovrebbero ricordarne almeno altre due. La prima riguarda la fragilità delle regole nel settore delle tlc: la normativa imporrebbe all'operatore a rischio di insolvenza di dare agli utenti un preavviso di 30 giorni, proprio per consentire loro di migrare il numero verso altri gestori. Non solo: una delibera Agcom dell’ottobre scorso (l'Autorità era al corrente della situazione)  intimava ai soggetti coinvolti di garantire il servizio almeno fino al 31 gennaio 2014 e comunque di avvisare i clienti con largo anticipo in caso di distacco imminente. Parole al vento!

E la seconda lezione riguarda proprio l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che non è sempre all’altezza della situazione: abbiamo proposto che si faccia promotrice di un fondo di garanzia per tutelare gli utenti in casi simili. Staremo a vedere!

Infine, ma questa non è una novità, i manager colpevoli di questi disastri riescono sempre a farla franca, anzi vengono promossi se è vero che Fabrizio Bona, ex Direttore commerciale di Bip Mobile, sarebbe stato ingaggiato da Alitalia: non male per chi ha traghettato la società telefonica in un mare di guai!

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